La Bce ha comunicato a Carige “di non approvare” il piano di conservazione del capitale presentato dalla banca il 22 giugno. Nessuna delle misure di riduzione rischi “è stata eseguita entro la tempistica iniziale e il Piano di conservazione del capitale aggiornato ne ha rinviato la prevista esecuzione di 1 trimestre”.
Carige risponde di aver nel semestre “dato inizio al percorso volto da un lato all’emissione di strumenti di capitale di classe 2 e dall’altro, alla cessione di asset non strategici”.
Bce chiede a Carige anche un nuovo piano e che “convochi un’assemblea degli azionisti allo scopo di procedere alla nomina di un nuovo presidente del consiglio di amministrazione al più tardi entro il 30 settembre 2018”.
Entro il 30 novembre a Carige il compito i fare “un piano approvato dal cda per ripristinare e assicurare in modo sostenibile l’osservanza dei requisiti patrimoniali entro il 31 dicembre. Tale piano dovrebbe valutare tutte le opzioni, inclusa un’aggregazione aziendale”.
A renderlo noto è la stessa Carige confermando che “rispetterà ogni legittima tempistica indicata da Bce” sottolineando che “sarà cura della Banca stessa presentare le osservazioni sull’intero progetto di decisione”.