La vicenda è piuttosto scabrosa e per questo gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. Si tratterebbe di una relazione, nata in un contesto sociale disagiato, tra un quarantenne imperiese ed una tredicenne con l’aggravante della parentela perché i due sono cugini.
Dopo l’indagine, coordinata dalla pm Antonella Politi, titolare dell’inchiesta per i presunti fatti denunciati da un’educatrice e che risalgono al febbraio-aprile scorsi, il gip Anna Bonsignorio ha chiesto per l’indagato il giudizio immediato.
Ora l’imperiese 40enne (il cui nome e la professione vengono tenuti nascosti per tutelare la minorenne) rischia di essere condannato per “abusi sessuali su minore” sulla cuginetta con la quale, secondo quanto emerso, ci sarebbe stata una relazione “sentimentale-sessuale”.
La 13enne era seguita dai Servizi sociali e affidata ad una comunità ospitante ragazzi difficili, da dove pare si fosse allontanata alcune volte.
La presunta vittima è stata ascoltata come persona informata sui fatti tramite un’audizione protetta con l’ausilio di uno psicologo.
Ci sarebbero anche le testimonianze dei responsabili della comunità dove la tredicenne soggiornava e, pare, anche un referto ginecologico eseguito da un perito nominato dalla procura e i messaggi trovati sullo smartphone del quarantenne.
La data del processo non è stata ancora definita. Per il momento l’indagato ha il divieto di avvicinarsi o comunicare con la persona offesa del presunto reato.