Stefano Martini, dell’età di 77 anni, commerciante nel settore ittico ed ex assessore comunale, ha ucciso la moglie Rosmary Schiaffino verso le ore 9.30 di questa mattina, nel suo appartamento in via Fratelli Rosselli a Camogli.
Prima di uccidersi Martiti ha telefonato al figlio Roberto, annunciandogli di avere ucciso la mamma e che si sarebbe a sua volta ammazzato, chiusa la telefonata Martini si è sparato con la pistola calibro 38 regolarmente denunciata.
A dare l’allarme il figlio Roberto dopo che il padre le aveva telefonato che si sarebbe suicidato. Nonostante il tempestivo arrivo dei militi del 118 e dei carabinieri non hanno potuto evitare che l’uomo si uccidesse. Lo hanno trovato sanguinante pochi istanti prima che spirasse. Non sono note le motivazione per cui Stefano Martini, abbia sparato alla moglie Rosmary Schiaffino. Del caso si occupa il pubblico ministero di turno Michele Stagno.
Alle 13.30 dopo avere ultimato i rilevamenti e avere ottenuto il nulla osta del magistrato, le salme di Stefano Martini e della moglie Rosamary Schiaffino sono state trasferite all’Istituto di medicina legale a Genova.
Sbalordimento e incredulità a Camogli e a Recco dove Stefano Martini e la moglie Rosmary Schiaffino erano conosciuti e stimati. L’appartamento è sotto sequestro come pure l’ arma del delitto. Non è dato sapere se Stefano Martini abbia lasciato uno scritto spiegando il suo gesto. ABov