Oggi è il giorno dell’Assemblea ordinaria di Banca Carige che si svolgerà, a partire dalle 10, presso il “Teatro della Corte – Ivo Chiesa”, Viale Duca d’Aosta Emanuele Filiberto.
L’assemblea ordinaria ha il seguente ordine del giorno.
Proposte pervenute, ai sensi dell’art. 2367 del Codice Civile, dall’azionista POP 12 S.à r.l.:
Proposta di revoca dell’attuale Consiglio di Amministrazione composto dagli amministratori in carica Paolo Fiorentino, Sara Armella, Vittorio Malacalza, Remo Angelo Checconi, Luciano Pasquale, Ilaria Queirolo, Lucia Venuti, Giulio Gallazzi, Giuseppe Pericu, Massimo Pezzolo, Marina Luisa Pasotti, Giacomo Fenoglio e della dimissionaria Francesca Balzani.
In caso di approvazione della proposta di revoca dell’attuale Consiglio di Amministrazione si provvederà all’elezione del Consiglio di Amministrazione, del Presidente del Consiglio di Amministrazione e del Vice Presidente e dei compensi del Consiglio di Amministrazione.
In merito a tale convocazione anche l’azionista di maggioranza, Malacalza Investimenti S.r.l.: ha avviato la proposta di revoca di tutti i componenti dell’attuale Consiglio di Amministrazione e l’elezione di un nuovo CdA, Presidente e Vice Presidente.
Nel mentre Banca Carige informa che il CdA, ieri, ha preso atto della decisione definitiva della Banca Centrale Europea notificata il 14 settembre 2018, che conferma il contenuto anticipato nel progetto di decisione del 20 luglio u.s. di cui si era data debita comunicazione il 22 luglio u.s., e stabilisce: di non approvare il piano di conservazione del capitale (Capital Conservation Plan, CCP) presentato dal Soggetto vigilato il 22 giugno 2018;
che il Soggetto vigilato presenti alla BCE al più tardi entro il 30 novembre 2018, un piano approvato dal Consiglio di Amministrazione per ripristinare e assicurare in modo sostenibile l’osservanza dei requisiti patrimoniali al più tardi entro il 31 dicembre 2018; tale piano dovrebbe in particolare valutare l’opzione di un’aggregazione aziendale.
Qualora fosse perseguita una soluzione mirata a un’aggregazione aziendale per assicurare in modo sostenibile l’osservanza dei requisiti patrimoniali, la BCE stabilirà un nuovo termine entro il quale al più tardi dovrà essere completata l’osservanza di tutti i requisiti patrimoniali per rispecchiare le esigenze di tale operazione di aggregazione aziendale.
Resta ferma la possibilità per il soggetto vigilato di presentare richiesta di riesame amministrativo interno e/o giurisdizionale della decisione alle condizioni ed entro i termini previsti dalla normativa vigente.