Risarcimenti estesi a tutti coloro che hanno subito e subiscono danni per il crollo del Ponte Morandi, urgente ricostruzione del ponte e piano straordinario di sicurezza autostradale.
Questi i punti principali al centro delle richieste che le associazioni dei consumatori italiane hanno presentato oggi nella seduta straordinaria del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU), alla presenza del Presidente del CNCU Viceministro allo Sviluppo Economico Dario Galli, dell’Assessore Ilaria Cavo in rappresentanza della Regione Liguria e dell’Assessore Pietro Piciocchi per il Comune di Genova.
Inoltre, il Consiglio ha fatto proprie le richieste principali che vengono dal territorio genovese e ligure, dopo un attento lavoro di ascolto delle locali associazioni dei consumatori, dei Comitati e dei singoli cittadini che è avvenuto in queste ultime settimane.
Quindi ha chiesto di:
1) avere al più presto un’audizione della Società Concessionaria e dei competenti organi di vigilanza del MIT;
2) formalizzare un tavolo di confronto tra Istituzioni, Società Autostrade, rappresentanza danneggiati e Associazioni dei Consumatori per definire piano risarcimenti;
3) non solo sospendere ma procedere all’estinzione delle rate dei mutui pendenti sugli immobili dichiarati inagibili e attivazione di un tavolo con ABI, IVASS, ADR per intermediari esteri, per la verifica dell’operatività delle polizze assicurative sui mutui contratti e la conseguente estinzione dell’ipoteca pendente sull’immobile;
4) estinguere i finanziamenti e/o crediti al consumo contratti per l’acquisto di beni mobili danneggiati, abbandonati e/o distrutti a seguito del crollo. Aprire un tavolo con Assofin. Sospendere l’efficacia esecutiva e successiva cancellazione con storno ed emissione di nota di credito di tutte le fatture con periodo fatturazione successivo al 14 agosto;
5) garantire una procedura immediata per la portabilità delle utenze telefoniche dagli alloggi ieri danneggiati, oggi temporanei e domani definitivi garantendo che il numero di telefono dell’utente non venga dismesso;
6) prevedere che gli immobili oggetto di ordinanza di sgombro siano esentati dal pagamento dell’IMU con decorrenza 14 agosto;
7) risarcire i cittadini della zona rossa quantificando in tempi celeri, e comunque prima della demolizione del ponte, gli importi loro spettanti per ogni danno patrimoniale e non patrimoniale da essi subito secondo i criteri di legge e della giurisprudenza consolidata in materia;
8) prevedere una riammissione nei termini processuali per tutte le notifiche successive al 14 agosto indirizzate ai cittadini sfollati, fino al trasferimento della residenza del cittadino stesso;
9) prevedere un indennizzo per tutti gli abitanti della zona arancione che sono stati costretti lasciare le proprie abitazioni per i primi 5 giorni dell’emergenza;
10) prevedere i dovuti risarcimenti per i proprietari degli immobili della c.d. zona arancione sia per quanto riguarda i danni patrimoniali sia per quanto riguarda i danni non patrimoniali subiti e subendi dando agli stessi la possibilità di scegliere di lasciare le proprie abitazioni a fronte di congruo indennizzo;
11) creare una zona di parcheggi ZTL utilizzabili dagli abitanti della zona arancione fino alla ricostruzione del ponte e del quartiere.
12) stanziare risorse per indennizzare i cittadini colpiti nel proprio diritto alla mobilità, costretti a prolungare i loro spostamenti, a non poter utilizzare pienamente i propri mezzi privati o costretti all’acquisto di mezzi privati per poter far fronte alle sopraggiunte esigenze in tema di mobilità;
13) promuovere la mobilità pubblica con abbonamenti agevolati per intera area metropolitana (TPL e ferrovia) estendere quanto già previsto per i soli sfollati agli abitanti della zona arancione.
14) aumentare il numero di corse e di carrozze della metropolitana e aggiungere dei servizi bus notturni nella zona arancione;
15) rendere gratuito il parcheggio di interscambio in prossimità della fermata della metropolitana di dinegro per gli abitanti delle zone rosse e arancioni;
16) riqualificare tutta la zona arancione con interventi che prevedano la partecipazione attiva della cittadinanza vigilando sulle modalità di demolizione e ricostruzione del ponte ponendo particolare attenzione alla salute dei cittadini residenti nelle zone limitrofe;
17) creare presso il Comune di Genova un archivio documentale unico dei condomini che cesseranno di esistere in seguito ai lavori di demolizione e ricostruzione del ponte prevedendo la nomina di un curatore con potere di rappresentanza per il disbrigo delle pratiche;
18) prevedere l’estinzione delle procedure esecutive immobiliari su beni che verranno coinvolti nelle demolizioni introducendo obbligatoriamente il procedimento di sdebitamento del debitore.