Dal dopodomani il gruppo Ferrovie dello Stato riaprirà le linee ‘Bastioni’ e ‘Sommergibile’, due delle tre linee chiuse a Genova a seguito del tragico crollo del Ponte Morandi.
La ‘Sommergibile’ permette il collegamento con il porto di Genova e la linea ‘Bastioni’ garantisce la riapertura dei collegamenti per i treni viaggiatori verso Acqui/Ovada e Busalla/Arquata Scrivia via Sampierdarena/Rivarolo.
Al momento rimane sospesa al traffico la ‘Sussidiaria’, il cui ripristino potrà avvenire solo dopo il dissequestro dell’area da parte della magistratura e al termine dell’iter di messa in sicurezza e di demolizione della parte spezzata del viadotto autostradale che sovrasta la linea ferroviaria.
Saranno 82 i treni viaggiatori regionali che permetteranno i collegamenti diretti su ferrovia, senza più dover cambiare mezzo di trasporto, sulle linee Genova – Acqui Terme (26 collegamenti), Genova – Rivarolo – Busalla (24 di cui 6 con capolinea a Genova Piazza Principe invece che Brignole) e Genova – Arquata – Novi Ligure (32 treni).
La linea “sussidiaria” rimane ancora bloccata ma il numero di treni in circolazione a luglio verrà garantito ugualmente su 4 invece che su 6 binari, con qualche variazione di orario e di tempi ma cercando “per quanto possibile, di rispettare i vecchi orari per non incidere troppo sulle abitudini degli utenti”.
Confermati, inoltre, i quattro collegamenti straordinari già attivi nei giorni feriali fra Savona e Genova e i 14 fra Savona e Sestri Levante nelle giornate di sabato e nei festivi.
“Abbiamo chiesto a Trenitalia un nuovo orario stabile – ha spiegato oggi l’assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino (FdI) – da non cambiare ancora salvo piccoli eventuali aggiustamenti e abbiamo ricevuto garanzie che sarà così, pur nella difficoltà di gestire lo stesso volume di traffico su 4 invece che su 6 linee. Ci sarà qualche allungamento nei tempi di percorrenza ma avremo lo stesso numero di treni di prima”.
Per quanto riguarda la linea “Sommergibile” che entra nel porto di Genova, la riapertura della linea con due binari permetterà di non avere più i 1300 camion stimati che ogni giorno transitano dal porto sulle strade.
“Gli spedizionieri – ha aggiunto Berrino – sapranno che si torna alla situazione precedente al crollo con la linea ferroviaria a disposizione”.