“Il commissario straordinario Toti è stato incaricato dal governo di occuparsi e risolvere l’emergenza è ripristinare la viabilità ordinaria cittadina e portuale a Genova. Per farlo Toti ha 12 mesi (un anno a partire da agosto), poteri governativi a lui delegati in qualità di presidente di Regione, il presidente di Regione è la figura naturale e obbligata che normalmente diventa commissario all’emergenza in caso di cataste; Toti ha a disposizione 33,5 milioni di Euro dal governo per questa prima fase e sull’utilizzo di questo denaro ha dovuto stilare un Piano d’Intervento con le relative voci, per presentarlo alla Protezione Civile”.
Comincia così il lungo post pubblicato stamane su Facebook dalla consigliera regionale Alice Salvatore (M5S) per “fare chiarezza” sull’emergenza e sulla ricostruzione del viadotto autostradale dopo il tragico crollo del Ponte Morandi.
“Il dovere di Toti – ha aggiunto Salvatore – in qualità di commissario delegato dal governo, per i poteri a lui conferiti e la fiducia in lui riposta dal Presidente del Consiglio Conte, deve quindi: 1) far ripristinare al più presto la viabilità ordinaria di Genova; 2) trovare soluzioni urgenti di viabilità alternativa, sia per i privati sia per il traffico portuale grazie alla commissione tecnica selezionata e scelta per affrontare e risolvere tutti questi compiti; 3) approntare i sistemi di sicurezza (sensori) sui tronconi del ponte, per mettere in sicurezza al più presto possibile l’area e consentire agli sfollati di rientrare nelle case per recuperare i beni e al sindaco di riaprire le strade; 4) occuparsi della gestione delle macerie sia per aiutare la procura nelle indagini sia per rendere accessibili le strade interrotte e per mettere le aree in sicurezza.
Purtroppo abbiamo rilevato grossi ritardi rispetto alle promesse fatte da Toti ai cittadini, ma quel che è anche peggio da parte di Toti un atteggiamento ostile e antagonistico bei confronti dei ministri che gli hanno dato fiducia, con continui attacchi mediatici sul piano politico e scaricabarile sul decreto Genova e governo di quelle che invece sono proprio le sue competenze e responsabilità di commissario all’emergenza.
Il decreto Genova è un testo soggetto ancora a emendamenti nella fase di conversione in legge, com’è noto c’è stata difficoltà a ottenere dal MEF i fondi che il governo voleva inserire nel provvedimento, ma c’è la volontà e disponibilità da parte del Ministro Toninelli di aumentare i fondi a disposizione per il decreto Genova, che va migliorato e potenziato da tutti i parlamentari insieme nella fase di conversione in legge, come succede sempre per i decreti.
Detto questo, il decreto Genova si occupa della fasi della ricostruzione e degli aiuti economici in capo al nuovo commissario che si affiancherà a Toti, e che sono in parte successive e in parte parallele alla prima fase di emergenza, che è in capo a Toti con i poteri di commissario a lui conferiti. Toti dovrebbe lavorare insieme al governo per il bene del territorio e non dire un giorno sì e l’altro pure che è colpa del governo per cose che lui non sta facendo.
Mi spiego: ciò che provoca un disastro economico in città e disagio fra gli abitanti è l’interruzione della viabilità ordinaria per privati e merci. La viabilità deve ripristinarla Toti in 12 mesi, con i poteri straordinari che ha come commissario e con i fondi governativi a sua disposizione. Non accettiamo più che Toti faccia propaganda politica attaccando a destra e a manca, invece di lavorare in modo propositivo e serio al fianco del governo.
Abbiamo atteso sperando che questo atteggiamento dannoso cambiasse, ora basta, ci siamo stancati. I genovesi devono conoscere la situazione per comprendere a chi possono chiedere cosa. Ecco qui l’intervento di ieri in aula del Consiglio Regionale. Ricordiamo sempre che “un cittadino informato è un cittadino sovrano”.