Giocheremo con lo stemma di Genova sul cuore ed andremo con la squadra dal ponte Morandi
La “prima volta” da CT per Roberto Mancini a Genova. La città che lo ha visto crescere, dove è diventato un simbolo per la metà blucerchiata, e che non lo ha dimenticato.
Con lui c’erano il vicepresidente UEFA Michele Uva, il sindaco Marco Bucci, l’assessore regionale Ilaria Cavo e il delegato allo Sport per il Comune Stefano Anzalone. Salone gremitissimo di addetti ai lavori e tifosi.
Il ritorno ufficiale di mancini è stato presentato stamane al Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, dove si è svolta la conferenza stampa di presentazione della gara amichevole Italia-Ucraina, in programma allo stadio Ferraris mercoledì prossimo (ore 20,45).
All’incontro erano presenti anche rappresentanti di Genoa e Sampdoria, con i dirigenti Perinetti per il Genoa e Osti per la Sampdoria.
All’arrivo del CT sono stati in tanti a salutarlo, ricordando i fasti della Sampdoria di quasi trent’anni fa.
L’appuntamento è stato anche l’occasione per presentare, oltre alla gara, le iniziative decise dalla Federcalcio, insieme al Comune, per portare solidarietà alla popolazione genovese duramente colpita dalla tragedia del Ponte Morandi.
Dopo una breve introduzione di Anzalone, ha parlato il sindaco Bucci, appena eletto Commissario straordinario per la ricostruzione.
“Per noi la partita della Nazionale è un evento estremamente importante – ha esordito il sindaco Bucci – anche perché l’incasso sarà a beneficio degli orfani, i nove bambini rimasti senza genitori in seguito alla tragedia del Ponte. Questo è un grosso messaggio che lo sport manda non solo alla città di Genova ma all’Italia tutta. Questa partita, questo tipo di iniziative sono da volano, un fortissimo volano per riprendere a camminare, a crescere, lasciando alle spalle questa tremenda tragedia. Superato questo momento, Genova diventerà ancora più bella di prima”.
“Voglio innanzitutto ringrazia la Federcalcio e Roberto Mancini per essere qui – ha aggiunto l’assessora regionale Cavo – perché è molto importante che lui, da sempre legato a Genova, sia presente assieme alla sua Nazionale. Questo significa accendere i riflettori su Genova in questo momento particolare; lo sport è importante anche in questi frangenti, per i propri valori attrattivi che ha sui cittadini e gli sportivi. Posso assicurare che dai giocatori ci sarà in campo e prima un grande momento di vicinanza alla città tutta. Ci siamo impegnando noi Amministratori con le scuole, perché ci sia una massiccia affluenza di giovani allo stadio. Confermo che la Nazionale tutta andrà a visitare la zona ed il quartiere colpito dalla tragedia del Ponte Morandi”.
Successivamente è intervenuto il CT Mancini: “Sono molto orgoglioso e soddisfatto di poter fare qualcosa per la città di Genova. Voglio ricordare che l’incasso, come ha già detto il Sindaco, sarà devoluto ai ragazzi rimasti soli per la morte dei genitori nel disastro. Non ci sarà in questo caso, alcuna trattenuta sulla cifra incassata”.
Una chicca, totalmente inedita nella storia della Nazionale, l’ha riferita Michele Uva: “Voglio comunicare ufficialmente che in questa occasione la Nazionale di calcio giocherà con sul cuore lo stemma di Genova, un ulteriore maniera per dimostrare l’affetto che nutriamo per questa città che ha due storiche compagini nella massima serie.
Con la visita al Ponte Morandi degli azzurri, tutto non finirà con i 90 minuti di gioco. Dopo la tragedia di ferragosto, ho chiamato immediatamente il sindaco Bucci, dicendogli di darci un messaggio, che eravamo completamente a disposizione. Ed oggi eccoci qui.
Voglio dire inoltre che come Federazione abbiamo deciso di accompagnare i nove orfani nello studio: li seguiremo da subito sino al livello dove vorranno arrivare. Un piccolo contributo, ma da parte nostra sentitissimo.
I ragazzi incontreranno infine Roberto Mancini alla conferenza stampa del pre-partita, nostri ospiti, ed altri cento ragazzi della zona colpita saranno nostri ospiti nel seguire a bordo campo l’ultimo allenamento prima della gara. Ricordo che sarà chiesto al direttore di gara, in ricordo delle 43 vittime, di fermare il gioco al 43’ per ricordarle con un momento di silenzio”.
Uva ha quindi donato una penna ed una maglia al primo cittadino, con l’auspicio di “poter firmare cose importanti per la città”.
Il CT della Nazionale azzurra, parlando dell’impegno sportivo ha concluso così: “Riprendiamo il nostro cammino dopo i due impegni di settembre con Polonia e Portogallo – ha spiegato Mancini – con questa importante amichevole. Continuerò ancora a provare, per trovare la formazione giusto per riportare l’Italia dove gli compete”.
Per la cronaca, la Nazionale arriverà a Genova martedì verso le 17.30 in aereo da Firenze e sosterrà un breve allenamento al Ferraris.
Un’ora dopo nuova conferenza stampa del CT pre-partita.
“Dopo la gara – ha poi sottolineato Mancini, attorniato da tifosi ed addetti ai lavori – con i ragazzi andremo direttamente al Centro Tecnico Federale di Coverciano per gli allenamenti; da lì sabato 13 raggiungeremo Chorzow, sede del terzo incontro della UEFA Nations League contro i padroni di casa della Polonia”.
Franco Ricciardi
Franco Ricciardi è nato a Genova nel 1955. Giornalista iscritto all’Albo dal 1990, ha collaborato e collabora con le più importanti testate genovesi, Il Secolo XIX, Il Lavoro, La Repubblica, il Corriere Mercantile ed è stato tra i primissimi radiotelecronisti genovesi (Radio Liguria 1, Telecittà, Telegenova, Primo Canale.
Negli anni 80 fondò, come editore, il giornale “Noi Genoani”, che veniva distribuito allo Stadio”.