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Slow Wine ’19. La guida al miglior bere: ampio spazio ai vini liguri di qualità

La copertina della guida

 

La guida “Slow Wine 2019” pubblicata da Slow Food Editore è giunta alla nona edizione e sempre di più si connota per il rigore nel segnalare e premiare esclusivamente vini e cantine che lavorano la vigna senza cercare scorciatoie. “Se dovessimo riassumere in uno slogan la filosofia della guida potremmo dire “meno marketing e più viticoltura” – raccontano i curatori Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni.

Slow Wine è l’unica guida a visitare ogni anno le quasi 2000 cantine recensite, grazie a un numero di collaboratori che ormai sfiora le 300 persone. Una

mappatura del territorio che non ha pari e che permette di segnalare agli addetti ai lavori e ai semplici appassionati sempre nuove aziende e realtà enologiche. Anche quest’anno torna la grande degustazione delle aziende premiate a Montecatini Terme nell’ambito di Food&Book. Appuntamento quindi il 13 ottobre dalle 14:30 alle 19:30 alle Terme Tettuccio per assaggiare le 1000 etichette proposte dagli oltre 500 produttori da tutta Italia.

Per partecipare seguire il link sul sito www.slofood.it. Il pacchetto comprende la guida Slow Wine 2019, la rivista “Slow”, la guida “Fare la spesa con Slow Food” e “Zuppa di Latte”. Il costo è di 45 Euro per tutti e 35 per soci di Slow Food e Fisar.

Ma passiamo alla Liguria: “L’annata 2017 qui è stata davvero dura, proprio per queste unicità che caratterizzano il territorio. La siccità si è fatta sentire più che altrove, con una perdita netta di raccolto che spesso ha sfiorato il 50 per cento. Nonostante questo, essendo i liguri tenaci vignaioli abituati alle bizze del tempo, i vini che gli esperti assaggiato si sono rivelati molto interessanti, confermando una crescita di qualità in continuità con l’anno scorso” – commentano i curatori Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni.

Giancarlo Gariglio

“Senza troppe distinzioni tra Ponente e Levante, i vitigni bianchi si sono comportati bene, con alcol e dolcezze presenti ma mai soverchianti, sia per quanto riguarda il vermentino, sia per il pigato. Salutiamo con interesse la capacità, ormai acquisita da un robusto manipolo di produttori, di maneggiare con perizia anche recipienti differenti rispetto all’acciaio, come cemento, legno e l’ultima arrivata, l’anfora. Per quanto riguarda i rossi la vera star è il Rossese di Dolceacqua: qui si è creato un gruppo di vignaioli che ben interagiscono tra loro e che rema unito nella stessa direzione”.

Fabio Giavedoni

Guida Slow Wine 2019, curatori: Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, Slow Food Editore, Collana Guide Slow. Pagine 1120. Prezzo 24 Euro

Le Chiocciole

Maria Donata Bianchi Diano Arentino  IM

Santa Caterina Sarzana  SP

Walter De Battè Riomaggiore  SP

Cascina delle Terre Rosse Finale Ligure  SV

Le Bottiglie

Bruna Ranzo  IM

Maccario Dringenberg San Biagio della Cima  IM

Terre Bianche Dolceacqua  IM

VisAmoris Imperia  IM

Possa Riomaggiore  SP

Le Monete

Cascina Nirasca Pieve di Teco  IM

Marcello Di Meglio