Oggi in prefettura a Genova è stato raggiunto un accordo sulle sanzioni comminate ai 1400 lavoratori di Amt che, nel novembre 2013, effettuarono cinque giornate di “sciopero selvaggio” contro l’ipotesi di privatizzazione prospettata dalla giunta dell’ex sindaco Marco Doria.
In sostanza, si è deciso di mantenere al minimo la sanzione, ossia a 500 euro a giornata (il massimo è di 1500 euro a giornata).
Inoltre, sono quattro i giorni sanzionati ovvero quelli della precettazione.
In più di un’occasione i dipendenti Amt avevano manifestato in centro, arrivando poi a Tursi e invadendo la Sala Rossa del consiglio comunale.
“Buffone buffone te ne devi andare” e “La rovina dell’Italia siete voi” e altri insulti contro l’ex sindaco e il centrosinistra di Renzi. Poi in molti erano scesi dalla tribuna del pubblico arrivando al “faccia a faccia” con l’ex sindaco Doria, protetto dagli agenti della Digos e della Polizia Municipale.
Dopo le dure proteste contro il centrosinistra al governo in città, Amt è rimasta pubblica.
All’incontro di oggi erano presenti la prefetta Fiamma Spena, il governatore ligure Giovanni Toti, il vicesindaco di Genova Stefano Balleari e i rappresentanti dei sindacati.
L’accordo prevede anche la rateizzazione, la riduzione delle multe elevate per la prima giornata di sciopero e la disponibilità di Amt di anticipare gli importi.
Le sanzioni in un primo tempo erano state bloccate dal Tar della Liguria, su ricorso dei sindacati. Tuttavia, il Consiglio di Stato aveva ribaltato la decisione. Ieri il consiglio comunale aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno che chiedeva le misure ottenute oggi.