“Come avevamo annunciato, il Tir si è ribaltato.
Per fortuna, questa volta, il Collega era un po’ più in là…….qualcuno, forse, gli ha messo
una mano sulla testa e lo ha protetto…….dobbiamo veramente aspettare che ci sia una
prossima volta per far cessare il presidio inutile
e pericoloso sull’imbocco Sopraelevata?”.
Lo ha dichiarato stasera il segretario genovese del Sulpl, Claudio Musicò.
“L’emergenza era il 14 di agosto e
l’Amministrazione comunale – ha aggiunto Musicò – ha fatto molto da quella
data…….. è possibile che non si riesca a mettere
due cartelli o due dissuasori invece che usare i
Colleghi come scudi umani?
Nelle città normali esiste la segnaletica.
A Genova cosa manca per essere normale?
Potremmo minacciare scioperi o iniziative
eclatanti! Non abbiamo bisogno di questo.
Vogliamo sperare che basti usare il buon senso
e non far rischiare oltre i Colleghi!!!
Passerà un tir in sopraelevata? E che ci passi.
Ci sono sempre passati e addirittura i pullman
turistici hanno forse ancora la deroga per
transitarci.
In ogni caso, la priorità è che il Collega non
rischi la vita inutilmente. L’importante è non
dover dire un domani: noi lo avevamo detto!!!
E non parliamo solo del Collega che era 10 metri dopo il Tir, a guardare la ringhiera
affianco al tir e il Collega subito sotto la domanda viene spontanea: ma chi è che continua
a voler giocare con la vita dei Colleghi?
VOLERE È POTERE!!! Vogliamo veramente credere che se si vuole due cartelli visibili e
comprensibili (magari anche a norma) questa Amministrazione non è in grado di farli
installare dall’oggi al domani? Saremmo veramente messi male se fosse così.
La visibilità dei Colleghi sulla strada si può fare anche diversamente, magari prevenendo qualche
incidente stradale in più con qualche controllo in più. E se vogliamo essere venali….ma
qualcuno ha calcolato quanto è costato ai Genovesi il presidio H24 della sopraelevata?”.