Non solo la fiaccolata di ieri sera, ma anche ronde di cittadini in azione a San Lorenzo, quartiere nel centro di Roma dove Desirée Mariottini, a soli 16 anni, è stata stuprata e poi uccisa in uno stabile occupato. Secondo una delle ipotesi degli investigatori, da non cosciente e strangolata.
Al momento, la polizia ha fermato due senegalesi e un nigeriano (mentre è caccia a un quarto straniero) per cessione di sostanze stupefacenti, violenza sessuale e omicidio volontario.
“Non siamo razzisti – ha raccontato un giovane romano residente a San Lorenzo – ma ci difendiamo quando rompono le scatole. Stamane ci hanno chiamato da un pub in zona, dove uno straniero, nonostante il gravissimo episodio dell’altra notte, infastidiva le ragazze che stavano andando a scuola. Abbiamo chiamato la polizia ed è stato bloccato. Siamo una decina di persone, ma non abbiamo mai contatti. Ci limitiamo a fare presenza e a chiamare la polizia”.
Nel quartiere tutti salutano affettuosamente il giovane palestrato e i suoi amici, mentre loro seguono a distanza un paio di nordafricani ubriachi.
“Faranno sicuramente casino – ha aggiunto – noi chiameremo le Forze dell’ordine. Siamo solo un gruppo di amici che vuole dare un contributo e aiutare chi è in difficoltà. Con il Comitato di quartiere, che l’altro ieri ha applaudito il ministro Salvini, non c’entriamo nulla. Invece, quelli che l’altro ieri lo hanno contestato non abitano certo qua a San Lorenzo”.