“Influenza o vaccino? Fai la scelta giusta, chiama il tuo medico”. A pochi giorni dall’avvio delle vaccinazioni antinfluenzali (i liguri potranno vaccinarsi da lunedì prossimo fino al 31 dicembre) è partita la campagna di comunicazione di Regione Liguria e Alisa per promuovere la vaccinazione antinfluenzale.
Sui siti web di Regione Liguria, Alisa e delle Asl è on line, in home page, il banner della campagna di vaccinazione antinfluenzale: cliccando sul banner il cittadino accede alla pagina con le informazioni più utili. Presupposto della campagna, è l’alleanza con i medici di medicina generale che proporranno ai propri assistiti over 65enni o nelle fasce a rischio la vaccinazione antinfluenzale e saranno reperibili telefonicamente in caso di necessità.
“L’alleanza con la medicina territoriale è un tassello fondamentale per traguardare il nostro obiettivo – ha spiegato la vicepresidente e assessora regionale alla Sanità Sonia Viale – di incrementare le percentuali di copertura del vaccino, unico rimedio efficace contro il virus influenzale che ogni anno colpisce migliaia di persone, con conseguenze talvolta molto gravi”.
Nel 2017 a livello regionale si è vaccinato il 50,1% degli over 65enni, sostanzialmente in linea con il dato nazionale (52,7%) “ma insufficiente in una regione ‘anziana’ come la nostra. Regione Liguria, Alisa e le aziende sanitarie e ospedaliere saranno in prima linea, affiancati non solo dalle farmacie territoriali ma anche dai medici di medicina generale. Vogliamo certamente evitare disagi e lunghe attese per i codici verdi o bianchi nei pronto soccorso, ma vogliamo soprattutto migliorare la vita delle persone”.
I dati rivelano che l’anno scorso quasi il 90% degli over 65 che non hanno fatto il vaccino (142mila su 180mila in Liguria) non hanno ricevuto alcun consiglio sull’utilità della vaccinazione: “Questo significa che non sono state abbastanza efficaci le azioni messe in campo in passato e pertanto che riteniamo fondamentale la collaborazione con i medici di medicina generale”.
Per quanto riguarda invece le persone con patologie croniche tra i 18 e i 64 anni, solo una su cinque si è vaccinata. Questo a fronte del fatto che, per quanto riguarda ad esempio le persone affette da diabete o broncopneumopatie, la vaccinazione antinfluenzale riduce del 79% i ricoveri ospedalieri durante la fase di epidemia influenzale.
A livello territoriale, nel 2017 la copertura è stata del 52,4% nella Asl4 Chiavarese (su una popolazione di riferimento di 41.868 over 65enni), del 52,3% nella Asl3 Genovese (su 201.122 over 65enni), del 48,6% nella Asl1 Imperiese (su 59.136 over 65enni), del 47,7% nella Asl2 Savonese (su 80.269 over 65enni) e del 41,5% nell’Asl5 Spezzino (su 59.251 over 65enni).
Ecco le persone ad alto rischio di complicanze correlate all’influenza.
· Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza
· Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza:
· malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO)
· malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
· diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30)
· insufficienza renale/surrenale cronica
· malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
· tumori
· malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
· malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
· patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
· patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
· epatopatie croniche.
· Soggetti di età pari o superiore a 65 anni.
· Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.
· Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti.
Il vaccino antinfluenzale NON deve essere somministrato a:
· Lattanti al di sotto dei sei mesi (per mancanza di studi clinici controllati che dimostrino l’innocuità del vaccino in tali fasce d’età). La vaccinazione della mamma e degli altri familiari è una possibile alternativa per proteggerli in maniera indiretta.
· Soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico ad una precedente vaccinazione o ad uno dei componenti del vaccino.
· Una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre, costituisce una controindicazione temporanea alla vaccinazione, che va rimandata a guarigione avvenuta.