Genoa, ripartenza difficile: ora il Napoli, poi il derby… Già allertato Prandelli?
Così non va. Così proprio non va. Il Genoa torna dalla doppia trasferta di San Siro contro Milan ed Inter con zero punti all’attivo.
Se con i rossoneri la squadra si era comportata bene, risultando sconfitta al 93’ per una disattenzione difensiva, contro l’undici di Spalletti c’è stato un vero e proprio crollo e se è finita “soltanto” 0-5 lo si deve all’ottima prestazione del portierino Radu.
Insomma, quattro gare e mister Juric ancora alla ricerca della prima vittoria del suo ciclo, avendo raggranellato per ora soltanto due pari.
Certo, il cambio in panchina in casa genoana aveva lasciato perplessi un po tutti, giocatori in primis; defenestrazione di Ballardini e ritorno di Juric in panca, quest’ultimo dopo le precedenti due esperienze passate che lo avevano visto fare più danni che altro.
L’opinione dei più è che se non ci fosse stato il cambio di tecnico il Genoa oggi avrebbe almeno un paio di punti in più in graduatoria, una graduatoria che poi non cosi male, visto che la terzultima in classifica dista ben 8 punti.
Ora nell’ambiente si dice che Juric se domenica prossima non dovesse fare punti con il temibile Napoli verrebbe sollevato dall’incarico; ed il Grifone batterebbe un ulteriore record nella sua storia ultracentenaria: tre tecnici in panchina in sole dodici gare di campionato.
Preziosi forse si è fatto prendere la mano dopo l’1-3 con il Parma, allontanando Ballardini; e se veramente con i partenopei arrivasse una sconfitta, chi andrebbe a sedersi sulla panca rossoblu?
Non certo il tecnico romagnolo, che tra l’altro è stato dipinto malissimo dallo stesso patron genoano al momento dell’esonero, essendo stato definito “uno che non sa allenare e che ha subito 13 esoneri su 14 campionati”.
Tra l’altro, come riporta sul proprio sito l’emittente Telenord (in orbita giochi Preziosi, ndr) al Presidente letteralmente furibondo non è piaciuto che Juric abbia lasciato in panchina contro l’Inter il capocannoniere del campionato Krysztof Piatek, “Perchè lui il pistolero lo vorrebbe sempre in campo”.
Se salterà anche il tecnico croato – dopo appena cinque gare – i nomi che si fanno sono almeno tre: il primo è Nicola, ex giocatore rossoblu, che conosce bene l’ambiente, ma che molti giudicano ancora immaturo per una panca scottante come quella del Grifone. Il secondo nome è quello di Ranieri; costerebbe magari qualcosa di più, ma è uomo che non scende a compromessi ed a interferenze sulla guida tecnica della squadra ed una sua convivenza con il vulcanico Preziosi sarebbe difficilissima. Il terzo è l’ex tecnico della Nazionale Prandelli; un signor allenatore che riesce a tenere lo spogliatoio in armonia anche in momenti difficili; secondo fonti attendibili sarebbe già stato allertato.
Juric intanto cerca di difendersi dagli attacchi che gli stanno arrivando un pò da ogni parte: “Stiamo pagando il basso livello di alcuni giocatori: ho capito che ci sono ruoli un po’ scoperti, ma sono fiducioso per il futuro”.
Ma come, giocatori di basso livello? Accusare i giocatori in rosa di essere un pò… “grammi”, non è certo il modo migliore per rasserenare l’ambiente!
E poi, diciamo la verità: anche se con il Napoli arrivasse un pareggio o addirittura un risultato roboante (c’è riuscita la Sampdoria…) è chiaro a tutti che la festa al tecnico sarebbe soltanto rimandata.
Infine, la tifoseria, che è letteralmente furiosa nei confronti di Società ed allenatore; il cuore dei tifo rossoblu è convinto che Juric sia un semplice traghettatore, richiamato perché ancora a libro-paga. “Certo che così – dicono i sostenitori genoani – si gioca ancora una volta sulla pelle del vecchio Grifone”.
Comunque, in questa situazione di grande instabilità, veramente la partita di sabato con il Napoli sarà fondamentale.
E se ci sarà l’ennesimo ribaltone questo sarà favorito anche dalla sosta del campionato; anche perché dopo quindici giorni ci sarà il derby con la Sampdoria, appuntamento sacro per i tifosi: guai a fallire la gara delle gare!
Franco Ricciardi
Franco Ricciardi è nato a Genova nel 1955. Giornalista iscritto all’Albo dal 1980, ha collaborato e collabora con le più importanti testate genovesi, Il Secolo XIX, Il Lavoro, La Repubblica, il Corriere Mercantile ed è stato tra i primissimi radiotelecronisti genovesi (Radio Liguria 1, Telecittà, Telegenova, Primo Canale.
Negli anni 80 fondò, come editore, il giornale “Noi Genoani”, che veniva distribuito allo Stadio”.