Società e tifosi sotto shock a Chiavari. Si attende la reazione ufficiale del Presidente Gozzi Fine delle speranze. Il Tar del Lazio ha respinto l’istanza cautelare dell’Entella contro il ricorso presentato da Federcalcio e Lega B avverso la sentenza del Consiglio di Garanzia del CONI.
Morale della (brutta) favola, l’Entella giocherà in serie C. Il club ligure è rimasto fermo 50 giorni (!) mentre le squadre di serie B e serie C hanno già giocato 10 gare di campionato; i biancocelesti dovranno a questo punto giocare in Serie C e già domani inizierà il tour de force dei recuperi, con in campo a Chiavari i sardi dell’Arzachena. La Serie B, dunque, resta a 19 squadre.
C’era in effetti sentore di questo tipo di sentenza, tanto che ieri nelle pagine genovesi La Repubblica titolava in maniera sinistra “L’Entella attende il Tar, ma il presidente Gravina ha già deciso”, spiegando che “Tonino Gozzi, presidente dell’Entella, ha condotto sin qui una battaglia ferma e inutile per veder riconosciuto il diritto del suo club alla riammissione in B”, con il neo Presidente Gravina che, sempre ieri, aveva rilasciato una intervista dove diceva “Serie A ancora con 20 squadre, limiti alla Var ed Entella in C…”, anticipando la sentenza.
L’ordinanza del Tar, lunga e a tratti poco comprensibile per i non addetti ai lavori, in sostanza spiegava che “…in disparte ogni valutazione in ordine alle eccezioni di inammissibilità del ricorso, da effettuarsi nella più appropriata sede di merito, nell’esame dell’istanza cautelare proposta dalla ricorrente, deve assegnarsi preminenza, allo stato, all’interesse alla prosecuzione e al regolare svolgimento del campionato in corso, nel rispetto dell’orientamento espresso di recente dal Consiglio di Stato in più occasioni”. Come dire, l’Entella in B potrebbe anche essere riammessa, ma creerebbe problemi di calendario.
Ed inoltre, secondo il Tar “anche l’auspicata ammissione al campionato di Serie B in corso, a seguito della penalizzazione del Cesena, in attuazione della pronuncia del Collegio di Garanzia del Coni n. 60/2018, negata con i provvedimenti impugnati, non costituirebbe una conseguenza immediata e diretta dell’accoglimento dell’istanza della ricorrente, essendo rimessa in ogni caso alla Federazione la valutazione in ordine alle conseguenti determinazioni da assumere”.
Gravina, che in campagna elettorale sembrava a favore della sacrosanta riammissione in B dell’Entella, un paio di giorni fa aveva detto “Non appena avremmo a disposizione le decisioni del Tar ci sarà una riflessione politica. Bisognerà capire se in un momento così avanzato si potrà procedere a una modifica dei campionati. Ci sarà una seria riflessione politica”.
Bocche cucite, per ora in casa biancoceleste, ma la reazione del presidente Gozzi non tarderà ad arrivare.
Ha parlato ieri – e non sapeva ancora nulla della sentenza – invece il DG Matteo Matteazzi, che ha ricordato che “…nella riunione di fine agosto la Lega Pro si era espressa su un punto fondamentale, prendendo atto di quanto stava accadendo in serie B: da subito 7 Promozioni dalla C alla B, le 2 prime di ogni girone più una settima tra le terze classificate”.
Insomma, l’estate disastrosa del calcio italiano si chiude nel modo peggiore.
E nonostante il nuovo Presidente, la credibilità del calcio italiano finisce sotto i tacchi.
Franco Ricciardi
Franco Ricciardi è nato a Genova nel 1955. Giornalista iscritto all’Albo dal 1990, ha collaborato e collabora con le più importanti testate genovesi, Il Secolo XIX, Il Lavoro, La Repubblica, il Corriere Mercantile ed è stato tra i primissimi radiotelecronisti genovesi (Radio Liguria 1, Telecittà, Telegenova, Primo Canale.
Negli anni 80 fondò, come editore, il giornale “Noi Genoani”, che veniva distribuito allo Stadio”.