Un bimbo genovese avrà due mamme. Come ha riferito oggi il quotidiano La Repubblica, tre magistrate della IV Sezione civile del Tribunale di Genova ieri si sono espresse contro la decisione dell’amministrazione Bucci, degli uffici dell’Anagrafe comunale e di quelli della Prefettura guidata da Fiamma Spena, che si sono rifiutati di registrare o di far registrare all’Anagrafe due genitori dello stesso sesso.
Si tratta della prima sentenza del genere in Liguria e la terza in Italia negli ultimi mesi.
Avverso il ricorso presentato in Tribunale dalla coppia di donne difese dalle avvocate Elena Fiorini (ex assessora della giunta Doria) e Ilaria Gibelli (esperta di tematiche LGBT) si erano costituiti sia il Comune sia la Prefettura di Genova.
Le “neomamme” avevano utilizzato la fecondazione assistita e poi si erano presentate all’Anagrafe, ma avevano ricevuto il diniego.
Infatti, la legge non prevede che i genitori siano dello stesso sesso.
Tuttavia, in Italia non esiste neppure un’espressa disposizione che lo vieti e quindi, secondo alcuni, si può eventualmente intervenire con un provvedimento amministrativo. Come accaduto anche a Torino con la sindaca del M5S Chiara Appendino.
In sostanza, il Tribunale genovese ha deciso che è prevalente il diritto alla bigenitorialità del bambino, indipendentemente dal sesso dei genitori o delle genitrici.
Intanto, lo scorso 6 novembre i magistrati della Corte di Cassazione hanno detto no alla trascrizione del secondo papà sull’atto di nascita di due bambini nati in Canada con la gestazione per altri, accogliendo i ricorsi del procuratore generale di Trento, del sindaco della stessa città e del ministero dell’Interno.
Si è trattato della prima volta che i magistrati di Cassazione hanno dovuto prendere una decisione sulla questione e, per la complessità, lo scorso febbraio la prima Sezione civile aveva chiesto una pronuncia a sezioni unite, che però sarà resa nota solo tra qualche settimana con il deposito delle motivazioni.
La pronuncia inciderà dunque sulla possibilità di una coppia omosessuale di diventare genitori senza ricorrere all’adozione in casi particolari e sui diritti del genitore non biologico, nel caso di gestazione per altri.