Ieri i cittadini della Val Polcevera, riuniti nel gruppo Oltre il ponte c’è, hanno annunciato di avere incontrato il sindaco di Genova e Commissario per la ricostruzione Marco Bucci.
Ecco il resoconto dell’incontro, pubblicato anche su Fb, con alcune risposte ai cittadini.
” 1) PER QUANTO RIGUARDA CORSO PERRONE E VIA PERLASCA verranno aperte al più presto con sensori su entrambe, in quanto nella zona rossa.
Domani, teoricamente, una gru sarà in azione per rimuovere i detriti dell’ultimo pezzo di pilone, poi si procede con il bypass di via Perlasca. Per quanto riguarda quest’ultima, è più difficoltosa la riapertura, essendo il ponte ancora sotto sequestro.
Quanto al dissequestro dello stesso, chiediamo chiarimenti sul programma previsto, modalità e tempi. La procedura prenderà il via sulla base di quanto già detto in precedenza. In ogni modo, salvo intoppi, il 15 dicembre partirà il processo di demolizione, con delimitazione della zona rossa e a partire dal moncone di Ponente, quindi zona Ansaldo.
Per migliorare la viabilità c’è sì la possibilità di installare panelli luminosi di avviso per a chiusura/apertura della 30 giugno. Da definire dove, perché siano funzionali.
Previsto e in via di partenza un servizio app (Telegram) in collaborazione con la protezione civile, che tempestivamente avverta sulla chiusura/apertura della 30 Giugno in tempo reale.
Nostra (di tutti ed Enzo Greco presidente CIV in particolare) proposta di aprire un bypass su via Fillak che abbia scopo di passaggio almeno pedonale. Eventualmente allargare a mezzi di soccorso e motoveicoli.
Promessa la regolamentazione degli accessi dell’interscambio di Brin, al momento poco funzionale e sfruttabile. Proposte da accogliere e ipotesi di interventi simili agli interscambi Genova Est e Di Negro.
Area Via Pisoni, non utilizzabile finché non viene venduta.
2) RISARCIMENTO E DISAGI ECONOMICI. La zona zes è da definire e delimitare entro 2/3 settimane.
Viene proposta la creazione di una zona di circa 10 mila metri quadri, simile al BIC, quindi capannoni, destinati alle imprese e quindi con lo scopo della riqualificazione industriale della zona. I prossimi passi sono individuare la zona, seguono aggiornamenti su decisioni e discussioni in merito per definirla in modo chiaro
Mappa delle Aree e anelli intorno alla zona nera.
ZONA NERA, nello specifico si trova nel nucleo della zona rossa e va abbattuta per consentire la demolizione
ZONA ROSSA, unica e dai contorni precisi e già definiti
ZONA ARANCIONE ABITATIVA, previsti rimborsi a famiglie e cittadini che subiscono il disagio della demolizione
ZONA ARANCIONE COMMERCIALE: V.modulo AE
ZONA FRANCO/URBANA comprendente la Valpolcevera tutta più un bacino di comuni limitrofi (es.Serra Riccò etc) Riguarda solo il settore terziario, dunque rimborsi alle imprese
Proposta del consorzio mercato di Certosa: creazione di un mercato in grande, coperto, in cui gli esercizi già presenti provvedano al fresco e cooperano con altri. Definizione del logo, nome, area, tempi, sponsor/collaborazioni. Proposta piacevolmente accolta e reputata molto interessante.
Promessa di grande rilancio per il 2019, coinvolgimento di Architetti internazionali e locali (concorsi, bandi etc..) per la ricostruzione e riqualifica zona.
3) MITIGAZIONE DEL DISAGIO. Infine la questione AMIU e rifiuti ingombranti, proponiamo di sanzionare ed evitare in modo più efficace il degrado nel quale ci troviamo ora. Telecamere? Comunicazione più efficace? Multe salate?”.
I cittadini della Val Polcevera hanno poi spiegato che ci sarà un “aggiornamento nei prossimi giorni per le proposte in via di definizione sopracitate”.