Si è svolta quest’anno la sesta edizione di “Sant’Agostino della Cella, cultura, fede e territorio”, una manifestazione di ampio respiro che si snoda attorno alla figura del notissimo santo che, proprio nel quartiere di Sampierdarena, ha radici profonde: le spoglie di Agostino in transito dalla Sardegna a Pavia, troveranno qui in Liguria un momento di passaggio importante.
Ed è proprio partendo dall’evento antico che Mirco Oriati, Rossana Oriati Rizzuto e Massimo Didoni hanno realizzato un interessante percorso tra storia, arte e devozione che, di anno in anno, richiama un numero sempre maggiore di visitatori.
“Siamo soddisfatti della manifestazione”, spiega Mirco Oriati, “giunti all’edizione numero sei possiamo apprezzare un crescente interesse nel pubblico, che arriva non solo dalla delegazione ma da tutta la città”. Nel 2018 si sono celebrati i 130 anni trascorsi da quando l’opera del sampierdarenese Nicolò Barabino, la Madonna Dell’Olivo, viene realizzata e collocata, in data 21 ottobre 1888, nella cappella di testa, a sinistra dell’altare maggiore, della chiesa di Santa Maria della Cella.
Quest’anno, oltre alle conferenze, ai concerti ed alle escursioni, gli organizzatori hanno pensato ad un concorso per disegni delle scuole locali, inoltre gli studenti del liceo classico “G. Mazzini” si sono offerti di interpretare i personaggi storici che ruotano attorno alla chiesa della Cella, dai più famosi ai popolani che hanno raccontato una propria storia.
Molto apprezzato è stato il concerta di Marco Mascìa che con il suo violino ha accompagnato l’uditorio tra i pezzi più significativi di Bach.
La risposta del pubblico spinge gli organizzatori a confermare anche per il 2019 una nuova edizione dell’evento, cercando di far crescere ancora la partecipazione, coinvolgendo sempre più i giovani, realizzando iniziative di maggiore ampiezza e che garantiscano una reale interazione.
Roberto Polleri