Cessione del calciatore Pedro Obiang al West Ham nel 2015. Secondo l’ipotesi degli investigatori della polizia tributaria della GdF, sarebbero spariti 1,2 milioni di euro.
In sostanza, da quanto riferito, parte dei soldi incassati sarebbero stati distratti attraverso l’utilizzo di fatture false emesse da una società riconducibile a Ferrero, anche se amministrata da un’altra persona. Successivamente, il denaro sarebbe stato riutilizzato sia per sanare situazioni debitorie di altre società del gruppo Ferrero sia per finanziare l’attività di un film prodotto da altre due società riferibili al presidente della Samp.
L’indagine della GdF riguarda anche altre persone e ha portato al sequestro, ordinato dal gip del Tribunale di Roma, di beni e disponibilità finanziarie per 2,6 milioni di euro.
Il provvedimento è scattato anche nei confronti della Sampdoria, per un importo di circa 200mila euro.
Al momento, gli indagati risultano sei.
I reati ipotizzati, a vario titolo, risultano appropriazione indebita, truffa, emissione e utilizzo di fatture false, autoriciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.
Gli investigatori della GdF stamane si sono mossi anche Genova per eseguire il sequestro di beni e di conti correnti bancari di Ferrero. I finanzieri si sono recati nella sede centrale di Banca Carige per eseguire il provvedimento sui conti correnti intestati alla squadra.
Inoltre, la procura della Federcalcio oggi ha aperto un fascicolo sul presidente della Samp a seguito del sequestro di beni da parte della Guardia di Finanza.
Inchiesta su presidente Ferrero, Samp: siamo sereni