Presidio dalle ore 10.30 in piazza Tommaseo dal Consolato polacco. A Genova, come in altre città del Paese il Partito Comunista Italiano ha organizzato un presidio dalle 10.30 alle 12 di oggi in piazza Niccolò Tommaseo, di fronte alla sede del consolato onorario della Repubblica di Polonia.
Alcuni militanti consegneranno al console un appello, che vede “autorevoli adesioni come quelle dei compagni di Potere al Popolo e di Rifondazione Comunista circa le recenti persecuzioni anticomuniste in Polonia e per far sentire la totale contrarietà alla violenta repressione anticomunista, in vista del processo fissato per il 7 dicembre”.
“Le persecuzioni anticomuniste contro il Partito Comunista Polacco – hanno aggiunto i responsabili del Partito Comunista Italiano in Liguria – continuano ad opera del governo che oltre a distruggere i monumenti in omaggio ai soldati sovietici, morti per la liberazione dell’Europa dall’occupazione nazista, ha avviato da tempo un procedimento giudiziario contro i comunisti polacchi e i suoi organi di informazione.
Il processo in Polonia è parte integrante di una campagna per mettere fuori legge il Partito Comunista, i cui militanti, dirigenti e giornalisti sono accusati dal governo di ‘promozione di un sistema totalitario’ nel pieno silenzio da parte delle istituzioni della UE e in un quadro segnato da provocazioni in funzione anti russa ad opera del governo americano.
È una campagna che dura da tre anni e ha portato al fermo e all’arresto di militanti comunisti ed all’oscuramento del sito internet e dei profili social dell’organizzazione. Nel 2009 si era addirittura approvata una legge per mettere al bando i simboli comunisti, ma è poi stata dichiarata incostituzionale nel 2011.
Vengono vietati anche pubblici dibattiti sulla storia e le teorie marxiste attraverso intimidazioni e minacce, come quelle avvenute a maggio scorso all’Università di Pobierowo, dove agenti di polizia hanno fatto irruzione nell’aula dove si teneva la conferenza per intimidire i docenti ed i partecipanti ed in piena violazione con l’autonomia dell’Università ed il diritto costituzionale alla libera ricerca scientifica ed accademica.
Questo livello di repressione non può essere tollerato, né accettiamo il silenzio mediatico che lo caratterizza. Per queste ragioni il Partito Comunista Italiano aderisce alla giornata di protesta che si tiene il 3 dicembre, con manifestazioni di protesta di fronte alle sedi diplomatiche della Polonia, per far sentire la nostra voce e la nostra totale contrarietà alla violenta repressione anticomunista, in vista del processo fissato per il 7 dicembre”.