“No all’illegalità e alla violenza. Tolleranza zero. Punto. Massima solidarietà al viceministro Edoardo Rixi, al deputato Andrea Crippa e ai Giovani leghisti liguri che ieri sera sono stati offesi e assediati da un gruppo di antagonisti vicini ai centri sociali, dopo l’irruzione nella trattoria del Centro storico dove si stava svolgendo il consueto incontro conviviale per ricordare Giovanni Battista Perasso, detto il Balilla, patriota genovese che si ribellò al potere e all’occupazione austriaca”.
Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri regionali del Gruppo Lega.
“Occorre procedere ancora più speditamente – hanno aggiunto i consiglieri regionali – per lo sgombero e la chiusura di tutti i centri sociali occupati abusivamente e illegali. In tal senso, appare opportuno che anche l’Università di Genova contribuisca a restaurare l’ordine delle cose senza tollerare più quanto accade. Infatti, come riferito in Consiglio comunale dall’assessore Stefano Garassino, risulta che l’Ateneo non abbia neanche presentato denuncia di occupazione abusiva per almeno uno dei centri sociali genovesi che occupano le sue proprietà.
Lasciando correre e alimentando la tolleranza per l’illegalità, si rischia di dare un cattivo esempio ai giovani che poi possono sentirsi più forti o in qualche modo giustificati nell’evitare il rispetto delle regole e degli altri.
Auspichiamo che anche i consiglieri regionali del Pd e di Rete a sinistra condannino le azioni violente e antidemocratiche compiute dagli antagonisti, fino a ieri coccolati dal centrosinistra che ha amministrato per anni il nostro capoluogo.
Un plauso ai Giovani leghisti che non hanno risposto alle provocazioni e agli insulti, continuando pacificamente il loro incontro. Un ringraziamento agli agenti delle Forze dell’ordine che sono tempestivamente intervenuti e hanno evitato il peggio.
Non sono certo i comportamenti violenti a frenare il nostro impegno per un vero cambiamento in Città, nella Regione e nel Paese. Noi andiamo avanti a fianco di Matteo Salvini e non ci facciamo intimidire da nessuno”.