“Genova, scuola primaria Sacro Cuore: Il bambino col panino a righe. Questo il trattamento riservato a chi chiede il pasto domestico alla primaria Sacro Cuore di Quarto. Il refettorio, agghindato con i sinistri indicatori giallo-neri, è stato mostrato con nonchalance a tutti i genitori durante gli open day”.
Lo hanno riferito ieri su Fb i responsabili della “Rete commissioni mensa Genova” che hanno anche pubblicato la foto di denuncia del caso.
“La Rete – hanno aggiunto – esprime la sua solidarietà ed indignazione alla/e famiglia/e che solo ora e attraverso questa foto, che abbiamo appena ricevuto, scoprono quale odiosa forma di ghettizzazione è stata riservata quest’anno al/i loro figlio/i.
Ricordiamo che in altre scuole non vengono posti nastri o fili spinati di sorta; che in altri Comuni i bambini col pasto da casa siedono mescolati agli altri; si tratta dunque di una pura scelta di ritorsione/dissuasione operata con crudeltà sulla pelle dei bambini e certamente non spinta da interessi educativi o dei minori”.
Diversi i commenti di genitori sulla pagina Fb. Alcuni hanno invocato una denuncia e di rivolgersi a un avvocato. Altri hanno puntato il dito contro l’insegnamento dato ai bimbi, il servizio e il business.
“Per me l’errore è rendere la mensa scolastica un prodotto finanziario e abdicare totalmente ogni possibile controllo sulla qualità. Se il servizio fosse diverso e teso al benessere del bambino nessuno si sognerebbe di portare il pasto da casa”.
“Sono atteggiamenti vergognosi volti all’ ostruzionismo e le motivazioni addotte non reggono, diversamente perché non mettere in discussione anche la merenda? Quella la portano tutti da casa. Forse che dopo anni di pasti di dubbia qualità, strapagati da alcuni e gratuiti per altri qualcuno ha avuto l’ardire di dissentire? Ma la mensa è un servizio non può diventare motivo di disagio e isolamento per chi non ne intende fruire”.
“Che valori può trasmettere una scuola che fa questo?”.
“Certo che se mangiare insieme in mensa è didattica , questo che insegnamento è per gli alunni?”.
“Io lavoro a scuola in mensa , vi posso garantire che una cosa del genere mai vista…È inaccettabile…”.
“Fanno ridere se non ci fossero dei bambini di mezzo!!! Ci sono maestre con allergie che sono state intossicate da contaminazioni mensa nonostante avessero il pasto per celiaci…mi spiace ma é solo business”.
Fra i vari commenti, anche quello del dirigente scolastico Piermario Grosso che ha riconosciuto l’errore e ha spiegato: “Condivido le critiche (quelle serie) sulla modalità di delimitazione. Mi farò parte attiva con la ditta della ristorazione per trovare un’altra soluzione”.