“Genova era il porto che cresceva di più a livello europeo. Da agosto invece ha iniziato ad avere un segno meno davanti. Complessivamente si ritiene che il costo sia stato intorno al miliardo di euro”.
E’ la sostanza di quanto dichiarato ieri il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, durante l’intervista del direttore responsabile del quotidiano “Libero” Pietro Senaldi alla Scuola di formazione politica della Lega, che si è tenuta nella sala della Confcommercio a Milano, rispondendo alla domanda su quanto sia costato in termini di perdite economiche il disastro del crollo del Ponte Morandi.
“Ora la scommessa – ha aggiunto Rixi – è ricostruire il ponte per la fine del 2019. In realtà, quando inizierà la demolizione e la messa in sicurezza dei monconi, la viabilità cittadina tornerà come prima del crollo. La scommessa di essere veloci è legata all’esigenza di dare risposte e un’immagine di dinamismo positiva di Genova, della Liguria e dell’Italia. Altrimenti, rischiamo di non toglierci più il ‘bollino rosso’ anche quando il ponte sarà ricostruito”.