Il progetto di volontariato “Un abbraccio senza confini” diventa un progetto di interesse nazionale grazie agli studenti del “Liceo Bruno” di Albenga. Nella scuola superiore ingauna, guidata dalla Dirigente scolastica Simonetta Barile infatti quello che era nato come un semplice progetto di alternanza scuola-lavoro si è invece trasformato in una importante esperienza capace di aggregare tante altre scuole italiane. Il progetto ha visto gli studenti albenganesi creare una vera e propria organizzazione per sostenere, attraverso Avsi, 27 ragazzi in Kenya.
“E’ stata una esperienza didattica contagiosa- ci ha spiegato Maria Teresa Soro, una delle docenti impegnate nel progetto- I ragazzi si sono suddivisi i compiti: segreteria, archivio, amministrazione, tesoreria, comunicazione, promozione ed organizzazione degli eventi, raccolte fondi. L’ obiettivo era quello di implementare i progetti di sostegno a distanza di bambini in difficoltà realizzati dall’ Avsi in Kenya”.
Per sette mesi gli studenti, coordinati dalle insegnanti Marisa Ravera, Marina Bruzzone, Silvia Rossetto e Maria Teresa Soro, si sono impegnati in questo obiettivo ed alla fine sono riusciti ad aiutare ben 27 ragazzi, sostenuti a distanza che ora possono andare a scuola ed avere un futuro. «Il nostro – spiega Marisa Ravera- è un progetto alternativo, nato da un’esperienza consolidata. Da oltre 20 anni la nostra scuola promuove il sostegno a distanza di Fondazione AVSI, ma questa volta abbiamo deciso di stipulare una convenzione con Avsi attraverso la quale fossero i ragazzi in prima persona a muoversi, lavorando in gruppo e in autonomia. Il progetto è stato sviluppato in cinquanta ore di lavoro ed impegno, anche grazie alla Dirigente, Simonetta Barile, che ha saputo cogliere l’ importante valenza educativa, formativa e professionale del progetto. I risultati sono stati grandi ed inaspettati. In estate addirittura siamo stati invitati al Meeting di Rimini per raccontare la nostra esperienza e fornire una testimonianza della bontà dell’ idea ed oggi altre scuole italiane hanno deciso di seguire la nostra intuizione”.
Fra le varie iniziative realizzate vi è stata anche una cena, volta alla raccolta fondi, organizzata in collaborazione con i ragazzi dell’Istituto alberghiero “Giancardi” di Alassio che ha avuto un grande successo. «Abbiamo attivato – ci ha spiegato la professoressa Rossetto- il percorso per far riconoscere la nostra iniziativa presso il Ministero dell’Istruzione. E la nostra idea è piaciuta così tanto che si sta trasformando in un progetto a livello nazionale che presto consentirà ad altre scuole di adottarlo e lavorare in rete insieme a noi”.
Ora il programma viene fatto conoscere a tutti attraverso importanti testimonial che si avvicendano per raccontare la loro esperienza di volontari e dopo il Kenia sono stati fatti nuovi collegamenti video con l’Uganda, il Congo, il Ruanda e la Sierra Leone. Di recente è anche nato appositamente l’accordo di rete “Un abbraccio senza confini”, che permetterà ad ogni realtà educativa, che vorrà aderire all’ iniziativa, di adattare questa esperienza alle proprie esigenze, lavorando in rete con il Liceo “Giordano Bruno” di Albenga. E l’ obiettivo è quello di estendere i contatti anche con la Siria, il Burundi, il Brasile per sostenere i progetti di Avsi in Italia ed all’ estero.
CLAUDIO ALMANZI