«La classifica è lo specchio della nostra autostima», dice Marco Giampaolo. E allora la sua Sampdoria è alta, bionda, con gli occhi azzurri. Bellissima, anzi mozzafiato. Anche se con il ChievoVerona ha dovuto fare una faticaccia prima di potersi godere l’ennesima giornata di grazia. «La gara è stata complicata – commenta il mister -, loro erano ben messi mentalmente e fisicamente. Venirne a capo è stato difficile e avevo messo in guardia i giocatori: non per creare alibi ma semplicemente perché le partite non le gioca la classifica, le giocano i calciatori sul campo».
Sacrifici. Quinto posto. In gergo: tanta roba. «Ho detto alla squadra che per raggiungere obiettivi importanti bisogna saper rinunciare a qualcosa – avverte Giampaolo -, non solo in un momento del campionato, ma nell’arco di tutti i nove mesi. Se la ricompensa è importante, i sacrifici si fanno anche più volentieri: questo è chiaro. Comunque non dobbiamo però pensare a maggio, alle coppe o ad altro, ma giorno per giorno».