“La mareggiata del 29 ottobre ha stravolto lo stato del litorale marino e, in particolare, ha spezzato in due la diga foranea, rendendola in parte inagibile e necessitante di ingenti interventi di messa in sicurezza. Una prima stima, effettuata nell’imminenza dell’evento calamitoso, ha calcolato i danni per messa in sicurezza, ripristini e potenziamento delle opere di difesa in circa 15 milioni di euro”.
Lo ha dichiarato oggi il sindaco di Santa Margherita Ligure, Paolo Donadoni, che ha annunciato il blocco del progetto fortemente voluto dal “tycoon” Gabriele Volpi, attraverso la società Santa Benessere, per la riqualificazione e la gestione del porto.
“Mi sono immediatamente attivato – ha aggiunto Donadoni – con tutte le istituzioni preposte (Ministero, Regione e Provveditorato che ci sono stati vicini da subito) per le opere più urgenti da effettuarsi a difesa della città e per essere pronti ad affrontare la prossima stagione turistica.
Il porto rappresenta infatti una delle priorità su cui l’amministrazione è impegnata. Palese l’incidenza di tale situazione sulla Procedura Burlando per la riqualificazione del porto che era stata attivata nel 2011 e di cui, attualmente, era in fase di verifica il progetto definitivo da parte degli uffici comunali.
Il RUP (responsabile unico del procedimento in questo caso ing. Feriani dirigente del Comune di santa Margherita Ligure) ha quindi inviato una missiva alla società Santa Benessere per comunicare l’avvio del procedimento finalizzato all’archiviazione della richiesta di concessione demaniale marittima e dell’approvazione del relativo progetto definitivo, previa verifica della necessità di apportare al progetto preliminare approvato varianti di tipo sostanziale che non sono ammissibili in questa fase della procedura.
Occorre essere realisti e prendere atto dello stato attuale delle cose, stravolto dalla mareggiata di fine ottobre. Non si può pensare di riqualificare qualcosa che non esiste più nella sua pregressa consistenza, e che richiede di venire non solo ripristinato ma anche ripensato e potenziato per ragioni di pubblica sicurezza, con spese ingenti che rendono superate le precedenti progettazioni”.