Supercoppa Juve-Milan del 16 gennaio a Jeddah, dettami e usanze dell’islam. Bufera sul web per le discriminazioni contro le donne. Perplessità e polemiche nel mondo del calcio italiano.
Nel comunicato ufficiale, diffuso oggi, in cui sono spiegate le procedure per l’acquisto dei biglietti per la partita, è stato infatti precisato che i settori dello stadio di Jeddah indicati come “singles” sono riservati ai soli uomini, mentre quelli indicati come “families” sono misti per uomini e donne.
In altre parole, le donne (italiane o arabe) potranno assistere al match solo se accompagnate dai mariti o dai maschi appartenenti alla famiglia e ben coperte dalla testa in giù (velo incluso). Mal viste le minigonne e gli abiti succinti.
Inoltre, l’acquisto dei ticket per i posti più vicini al terreno di gioco (Lower CAT1 e CAT2) risulta interdetto alle donne.
Discriminazioni e limitazioni alla libertà riguardano anche le spettatrici straniere, che vengono pure “invitate” a indossare il tradizionale copri-abito nero, l’abaya.
La struttura “King Abdullah Sports City Stadium” può contenere circa 60mila tifosi.
Ogni tifoso italiano potrà acquistare un biglietto e il relativo visto di ingresso elettronico, a pagamento, per l’Arabia Saudita. Le tifose “singles” saranno invece costrette a guardarsi la partita da casa.
In Arabia Saudita le donne, rigorosamente accompagnate dai loro uomini o dalla famiglia, possono assistere alle manifestazioni sportive solo dall’inizio del 2018. Lo “storico” evento si è infatti tenuto il 13 gennaio dell’anno scorso nella capitale Ryadh.