I carabinieri del Nas di Alessandria hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria una donna di 49 anni, sorpresa nel momento in cui, secondo l’accusa, stava tentando di avvelenare il marito somministrando farmaci e altre sostanze vietate nei cibi e nelle bevande del 55enne ricoverato in ospedale per una forma di polmonite.
Si tratta di un’operaia di Bra che nascondeva le sostanze potenzialmente letali in modo da non destare sospetti nel coniuge e nel personale ospedaliero. La coppia ha due figlie.
Il provvedimento di fermo nei suoi confronti è scattato il 28 dicembre scorso a seguito di indagini coordinate dalla procura di Asti, ma l’informazione è trapelata solo ieri quando i carabinieri del Comando provinciale di Cuneo hanno illustrato e diffuso un video dell’inquietante caso.
La donna è stata filmata anche con telecamere piazzate dagli inquirenti in ospedale. Nelle immagini appare chiaramente nel gesto di inserire polveri e pasticche nel cibo e in un thermos del caffè. Il movente del presunto tentato omicidio è al vaglio degli inquirenti.
Le indagini del Nas sono scattate nel momento in cui i sanitari dell’ospedale di Bra si sono accorti dei valori del sangue del paziente, non a norma rispetto alla cura somministrata.
Il 55enne avrebbe ingerito parte delle sostanze potenzialmente velenose, ma è stato salvato.
La donna è stata trovata in possesso delle sostanze incriminate. Tuttavia, durante l’interrogatorio di garanzia avrebbe tentato di giustificarsi fornendo delle “spiegazioni” che il magistrato ha considerato illogiche e inverosimili. Compresa quella di “voler aiutare il marito” nella convalescenza. E’ stata rinchiusa nella sezione femminile del carcere delle Vallette a Torino.
Gli investigatori stanno indagando per capire come la 49enne si sia procurata le sostanze potenzialmente velenose. Indagini in corso anche su medici e farmacisti della zona di Bra.