Fideiussioni farlocche, stipendi non pagati da mesi… Quattro squadre a fortissimo rischio estromissione immediata dal campionato. Ma che bella questa serie C!
Società allo sfascio, fideiussioni fantasma, Lega che in estate ha approvato tutto e di più. Fideiussioni arrivate dalla Romania, dalla Bulgaria, da fantomatiche assicurazioni.
E la terza serie del calcio italiano va a picco, sempre più a picco. Un dato: tra serie B e serie C dal 2014 ad oggi sono fallite più di 120 (!) Società.
L’elenco è lungo…. Bari, Avellino, Modena, Reggina, Reggiana, Pro Sesto… e potremmo continuare ancora. E’ certo: la prossima che sparirà sarà il Pro Piacenza. Dopo due rinunce a salvare la società ci ha pensato la Lega, nella persona del presidente della Serie C Francesco Ghirelli.
Ghirelli ha sospeso, rinviato la gara di domenica scorsa del Pro Piacenza con una motivazione che ha dell’incredibile: “Per mettere fine ad una pagina vergognosa del nostro calcio”. Intanto questa sera l’allenatore dei rossoneri Riccardo Maspero si è dimesso.
Il Pro Piacenza, che ha perso tutti i titolari che hanno chiesto il fallimento della società, si è presentato allo stadio con appena dodici giocatori, meglio dire dodici ragazzi, sei dei quali addirittura senza contratto! Quindi non si è giocato, viste tante irregolarità di cui ha preso atto l’arbitro dell’incontro.
Ora sarà il Giudice Sportivo a decidere: se decreterà la sconfitta a tavolino dei rossoneri, per regolamento il Pro Piacenza, incappando nella quarta sconfitta a tavolino, sarà automaticamente escluso dal campionato.
Restiamo nel girone A e parliamo di altri due casi scottanti: quelli di Lucchese e Cuneo. Ebbene, non risultano versate fideiussioni da parte delle due storiche società! Quindi in arrivo penalizzazioni a gogò.
Dal girone A al girone C, e la storia non cambia.
A Matera la squadra della città – diversi campionati di serie B, neppure tanti anni fa – si è presentata in campo per l’ennesima volta con la squadra Berretti contro la Sicula Leonzio, che naturalmente ha ringraziato e vinto con un punteggio vistoso. La società, allo sbando, nonostante il numero uno Lamberti dica il contrario, non ha più titolari, tutti fuggiti in mancanza dello stipendio da mesi.
Quello che dichiara Lamberti a www.tuttoc.com rasenta la follia: “Entro il 31 gennaio allestiremo una squadra competitiva”. Una società che non paga lo stipendio neppure al magazziniere da almeno sei mesi e che non ha neppure presentato la fideiussione.
A proposito cara Federazione: come ha fatto il Matera ad iscriversi al campionato? In tutti questi casi, una certezza: la colpa è di chi a Roma ha accettato l’iscrizione di queste società; ed ora? Si prende ancora tempo? Sembra proprio che chi ha l’onere e l’onore di guidare il calcio non abbia le idee chiare. Tutti sparano contro tutti, la colpa è sempre degli altri, di quelli che c’erano prima, o forse di quelli che c’erano prima del… prima!. Il calcio è nel caos.
Uno tsunami sta investendo la serie C… di questo passo si arriverà in cadetteria e chissà, magari in serie A.
A rimetterci intanto è il calcio, una volta “il gioco più bello del mondo”. Oggi? Preferiamo non pronunciarci.
Franco Ricciardi
Franco Ricciardi è nato a Genova nel 1955. Giornalista iscritto all’Albo dal 1980, ha collaborato e collabora con le più importanti testate genovesi, Il Secolo XIX, Il Lavoro, La Repubblica, il Corriere Mercantile ed è stato tra i primissimi radiotelecronisti genovesi (Radio Liguria 1, Telecittà, Telegenova, Primo Canale.
Negli anni 80 fondò, come editore, il giornale “Noi Genoani”, che veniva distribuito allo Stadio”.