Una battuta d’ arresto tanto inattesa quanto evitabile in questa seconda trasferta sarda. L’ Entella torna dall’ isola con 3 punti che sono un bottino minimo e probabilmente al di sotto di quanto un po tutti ci aspettassimo. Si perché su questa squadra inutile ribadirlo ci sono tante aspettative tante speranze per quanto ha dimostrato di poter e saper fare nella prima travagliatissima parte di stagione. Ovviamente nessuno pensava di fare percorso netto e di vincerle tutte, le due battute di arresto prima di quella odierna diverse e anche queste evitabilissime descrivono senza alcun dubbio le difficoltà che un campionato come questo nasconde.
Tuttavia oggi l’ Entella ci ha messo del suo fornendo una prestazione al di sotto di quella vista contro l ‘ Arzachena pur con tutte le differenze tecniche. Intanto a danneggiare gli uomini di Boscaglia oggi ci si è messo un terreno di gioco che per quelle che sono le caratteristiche tecniche dei chiavaresi rappresentava un brutto alleato, difficile giocare palla a terra difficile portare palla anche se ovviamente le stesse difficoltà erano presenti per i padroni di casa certamente meno tecnici e più abituati alle irregolarità di un campo al limite della praticabilità. Anche l’ approccio alla partita non è stato dei migliori non deciso come quello di domenica scorsa poco incisivo in avanti poco propositivo a centrocampo e poco attento in fase difensiva se è vero che in pratica si sono presi due gol in fotocopia con marcature a dir poco allegre.
Nell’ ennesimo mini turn over del tecnico siciliano trovavano spazio Baroni per De Santis, e Ardizzone per Adorjan. Detto delle difficoltà ad esprimere il consueto gioco questa era una partita da giocare con rudezza, una partita sporca nella quale gli episodi potevano cambiarne l ‘ esito o in assenza portare via comunque un punto che non sarebbe stato da buttare. Dopo un avvio di studio per prendere confidenza con la poca erba e per testare lo stato di forma degli avversari che comunque erano reduci da un buon momento di forma meno nei risultati, la partita si accende con un paio di episodi ma al primo vero tentativo l’ Olbia passa in vantaggio : Ragatzu pennella una punizione dalla trequarti sul secondo palo dove Ceter partito in dubbia posizione batte senza problemi Massolo da due passi.
L’ Entella non si da neppure il tempo di registrare lo svantaggio che subito riaddrizza la partita : Eramo crossa da destra sul secondo palo dove Mota Carvalho si fa trovare pronto a mettere dentro di testa. Importante una reazione veemente perché andare al riposo sotto sarebbe stato sicuramente più pesante. Nella ripresa l’ Entella approccia meglio tanto che Mancosu dopo due minuti ha una buona palla sui piedi ma calcia addosso a Marson in uscita disperata. Il pari sembra difficile da schiodare iniziano i cambi ma portano poche differenze, le due squadre ci provano ma badano soprattutto a non scoprirsi finchè arriva l’ episodio che decide la partita, l’ Entella leggermente sbilanciata per un uscita di Baroni in avanti, subisce l’ azione di rimessa con un cross da sinistra sul quale Ceter si viene a trovare troppo solo in mezzo all’ area di rigore ed ha il tempo di piazzare la testata da 3 punti mirando all’ angolino di Massolo.
Una mazzata per i chiavaresi che provano a reagire di pancia anche perché i minuti a disposizione sono pochi. L’ Olbia si difende con tutti i suoi effettivi per spezzare con un risultato di prestigio una striscia nera lunghissima. I biancocelesti ci provano fino alla fine senza troppa convinzione ne lucidità e il triplice fischio sancisce la terza sconfitta in questo torneo, nulla di grave per carità a patto di assimilarla in fretta e possibilmente non ripetere quegli errori di approccio che specie in partite come questa si possono pagare a caro prezzo.
La squadra rientra stasera dall’ isola e tornerà subito in campo per preparare al meglio la partita di domenica quando al Comunale scenderà il Cuneo che al di la delle vicissitudini societarie oggi ha sconfitto la Juventus dimostrando di essere squadra viva e temibile, chiudere la settimana intensa con una vittoria vorrebbe dire ridurre al minimo gli effetti della sconfitta odierna, il tutto possibilmente di fronte ad un pubblico carico di quell’ entusiasmo “post Olimpico” che la sconfitta di oggi non può e non deve aver scalfito.