“La richiesta di asilo era stata negata prima che il Decreto Salvini diventasse legge ed entrasse in vigore”.
E’ quanto hanno sottolineato oggi fonti ufficiali del Viminale, riportate dall’agenzia Ansa, in relazione alla tragedia del 25enne nigeriano, ospite di un centro di accoglienza genovese, che lunedì scorso si era suicidato lanciandosi sotto un treno a Tortona.
Secondo quanto riferito dagli amici, gli era stata negata la domanda di asilo. Questo fatto avrebbe influito sulla decisione di farla finita.
Alcuni appartenenti alla sinistra avevano quindi cominciato a screditare l’azione politica del ministro dell’Interno, raccontando erroneamente che il 25enne nigeriano aveva preso la sua decisione in conseguenza dell’applicazione del Decreto Sicurezza che, in sostanza, ha cancellato la possibilità di asilo per i migranti economici.
Nigeriano suicida, funerale in Chiesa a Genova. Presenti ex sindaco Doria e consigliere Baroni
Stamane alla Chiesa dell’Annunziata di Genova si sono svolti i funerali del nigeriano, che era ospite della comunità Migrantes di Coronata. Quasi tutti i commenti, forse fuorviati dalle mancate verifiche di alcuni media, sono andati nella direzione indicata dalla sinistra. E anche sui social network c’è chi ha abboccato alla “fake news”.
“Il giovane nigeriano – hanno precisato dal Viminale – aveva avuto risposta negativa alla richiesta di protezione internazionale e umanitaria il 30 luglio scorso, quando il decreto Salvini non era in vigore, ricevendo la notifica il 17 dicembre 2018. Aveva poi deciso di presentare ricorso lo scorso 15 gennaio”.
Non solo. Il 25enne nigeriano era rimasto tranquillamente nella struttura di accoglienza genovese anche dopo il diniego.
“Appaiono quindi del tutto fuori luogo – hanno aggiunto dal Ministero dell’Interno – alcuni commenti e titoli dei media che hanno legato il suicidio del ragazzo alle norme della nuova Legge Sicurezza”.