Hanno lavorato tutta la scorsa notte e stamattina dicono di avere effettuato i controlli (l’allarme di Iren era scattato intorno alle 20,30 anche se la rottura del metanodotto a Murta era stata registrata ieri mattina).
Così intorno alle 9,30 di oggi è arrivato il via libera dei responsabili di Snam per riaccendere le caldaie in tutta Genova (la fine lavori era stata prevista per le 6).
Murta, rottura tubo metanodotto. Iren: non utilizzare gas. Levante genovese escluso
Dato il tenore del comunicato diffuso dai responsbaili di Iren, l’emergenza di ieri sera aveva comportato allarme e preoccupazione nella gran parte della cittadinanza (erano state escluse le zone del Levante genovese).
Gli studenti di diverse scuole stamane sono entrati nelle aule al freddo, così come molti genovesi nel loro luogo di lavoro. Anche se il riscaldamento poco dopo ha ricominciato a funzionare.
In ogni caso, la conduttura del metanodotto è stata riparata e controllata. La porzione di tubo che si era rotta a Murta è stata sostituita.
Ieri mattina la perdita era avvenuta sul metanodotto “Spina di Genova” gestito da Snam e aveva riguardato un tubo da 40 cm di diametro e a 12 atmosfere, ridotte a 9 per poter effettuare la riparazione.
I responsabili della rete del gas Snam stamane hanno quindi spiegato che “il personale delle aziende fornitrici specializzate ha lavorato ininterrottamente dal pomeriggio di ieri per garantire il ritorno alla normalità in tempi rapidi” sottolineando che “non ci sono mai state situazioni di pericolo per la sicurezza”.