“Mi voglio candidare con la Lega di Salvini, sono persone perbene”.
Lo ha dichiarato ieri a “La Zanzara” su Radio24 Domenico Grispino, marito dell’ex ministra e attuale eurodeputata del Pd Cécile Kyenge, che ha annunciato la sua corsa alle prossime elezioni comunali di Castelfranco Emilia in provincia di Modena.
“Ho firmato nei banchetti della Lega per #Salvininonmollare – ha aggiunto – metto a disposizione della Lega le mie competenze. Il ministro Matteo Salvini non è disumano, è una macchina da guerra e penso che gli africani li dobbiamo aiutare a casa loro. Con mia moglie non parlo di queste cose, ognuno pensa per sé. Alle prossime elezioni europee non voterò Pd”.
Ovviamente, sui media e sui vari social network si è scatenato il putiferio.
Se il leghista Roberto Calderoli nel luglio 2013 aveva offeso Cécile Kyenge dandole dell’orango a una festa del Carroccio e poi si era scusato con un mazzo di fiori in Parlamento (il mese scorso per quell’episodio è stato condannato in primo grado a ben 18 mesi di reclusione) il marito dell’ex ministra al settimanale L’Espresso ha laconicamente riferito: “Ci sono stupidi ovunque. Se mia moglie si candidasse alle europee non so se la voterei, bisognerebbe tapparsi il naso. Ovviamente non per mia moglie ma per il Pd”.
A seguito del clamore mediatico è venuto fuori un retroscena, raccontato dalla stessa ex ministra Kyenge all’agenzia Ansa: “”Ribadisco e tutelo la libertà di mio marito di candidarsi con chi desidera. Non c’è nessuna novità, salvo il fatto che si stia finalmente avvicinando la data dell’udienza davanti al giudice per la fine del nostro matrimonio. Udienza da me richiesta ormai mesi addietro”.