In vista della sfida che vedrà le Aquile di scena sul terreno del “Tombolato” di Cittadella, è il tecnico Pasquale Marino a presentarsi come di consueto nella sala “Capellazzi” dell’Intels Training Center “Bruno Ferdeghini” per la consueta conferenza stampa della vigilia: “Contro i lombardi l’atteggiamento in fase di non possesso è stato positivo, abbiamo rischiato decisamente poco su un campo pesante e contro una squadra ben strutturata, cercando la concretezza e fornendo una prestazione matura; in altre partita, pur creando tanto, non eravamo riusciti a capitalizzare, mentre contro la Cremonese siamo stati bravi ad incanalare la partita sul nostro binario.
Abbiamo qualche defezione nel reparto arretrato ed in questi ultimi giorni abbiamo provato diverse soluzioni, pertanto siamo sereni, anche se ovviamente qualcuno dovrà sacrificarsi ed agire in un ruolo non usuale; si tratterà di una linea difensiva inedita, in un reparto dove le sincronie contano tantissimo, pertanto tutti, a partire dagli attaccanti, dovranno contribuire ancora più del solito alla fase difensiva.
Il Cittadella è una squadra che gioca con il baricentro molto avanzato, dotata di un ottimo palleggio e noi dovremo essere bravi a limitare i rifornimenti ai loro attaccanti, facendo in modo che anche loro siano costretti a spendere energie per recuperare la sfera; i veneti da anni hanno una filosofia di gioco ben precisa e noi dovremo stare molto attenti, facendoci trovare pronti fin da primi minuti.
La classifica? Noi dobbiamo continuare a godere della serenità che abbiamo avuto fino ad oggi, continuando a fare del nostro meglio partita dopo partita, giocando con spensieratezza e con la voglia di imporre il nostro gioco a prescindere dall’avversario di turno; durante la settimana tutti lavorano al massimo, anche chi sta trovando meno spazio, perchè un certo atteggiamento aiuta non solo i singoli, ma tutta la squadra a migliorare e questo gruppo non vuole fermarsi.
Il mio futuro? Sono concentrato sul campo. Ho la consapevolezza di lavorare in un ambiente positivo ed in cui mi sento stimato, ho tanti stimoli, ma oggi voglio soltanto pensare al Cittadella; ogni allenatore ha le proprie idee, ma senza un gruppo intelligente e con una spiccata cultura del lavoro, tutto sarebbe più difficile, quindi il merito della nostra crescita è sicuramente da condividere con i ragazzi che il club mi ha messo a disposizione”.