Pinte Morandi buttato giù. Presenti ieri a Genova alle prime operazioni del taglio del primo grosso pezzo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro Danilo Toninelli, il viceministro Edoardo Rixi, il governatore ligure Giovanni Toti, il sindaco di Genova e Commissario per la ricostruzione Marco Bucci.
“Si sono iniziate – ha dichiarato ieri mattina il premier Conte – le operazioni di demolizione del ponte. Confidiamo che le operazioni si tengano nel minor tempo possibile.
Ci eravamo impegnati affinché la ricostruzione avvenisse entro la fine del 2019. Per averlo transitabile dovremo aspettare i primi mesi del 2020 come da cronoprogramma del Commissario governativo Bucci.
La demolizione del ponte è un momento importante. E’ il riscatto di Genova, della Liguria e dell’Italia”.
“La ricostruzione di questo ponte – ha aggiunto il ministro Toninelli – sarà l’immagine di rilancio del nostro Paese. Questo ponte non lo sta pagando lo Stato. Circa 200 milioni sono già stati dati agli sfollati. Nelle prossime ore arriverà un altro bonifico da parte di chi doveva gestire questa infrastruttura. Quei soldi che avevamo bloccato nella legge di Bilancio, circa 500 milioni, li sbloccheremo e li utilizzeremo per altre grandi opere a favore dei cittadini”.
“La ricostruzione nei tempi stabiliti – ha sottolineato il viceministro Rixi – è una sfida che vogliamo vincere per la città, ma che può diventare un segnale forte di riscatto per tutto il Paese”.
“Sono molto contento – ha commentato il sindaco Bucci – della vicinanza del Governo. In questo modo si collabora e si dà un segnale che in Italia le cose si possono fare bene e nei tempi giusti. Sono soddisfatto anche dello stanziamento delle prime tranche di soldi per la ricostruzione dal Mef”.
“E’ una giornata dal valore simbolico – ha detto il governatore ligure Toti – perché per la prima volta vediamo una parte di ponte muoversi, cambiando lo skyline drammatico che ci accompagna dal 14 agosto”.