Ore 18,20 di oggi. Quasi sei mesi dopo il tragico crollo che il 14 agosto scorso causò 43 vittime.
Primo grosso pezzo del Ponte Morandi finalmente giù.
Ora toccherà alla pila 8, dove si dovrebbero usare anche mini cariche esplosive.
Al pezzo di 916 tonnellate, compreso tra la pila 7 e 8, ci sono volute dieci ore per fare 48 metri.
Dopo che tra ieri e stamane era stata tagliata, la porzione del vecchio viadotto autostradale sul Polcevera, sorretta dalla trave tampone, è arrivata finalmente a terra.
Nelle prossime ore sarà frantumata e rimossa definitivamente dalla Val Polcevera per essere smaltita fuori città.
Dopo il distacco dal Ponte Morandi, la “trave gerber” è stata sorretta dall’imbragatura di cavi d’acciaio e quindi calata dai 48 metri di altezza.
L’operazione, unica nel suo genere, è stata un po’ più complicata del previsto per il vento che in queste ore ha soffiato in Val Polcevera.
È un’impresa – ha dichiarato il presidente di Omini Spa, Emilio Omini – che per noi, come per il progetto Concordia, è stata realizzata concentrandoci soprattutto nella fase di progettazione che abbiamo affrontato con attenzione fin nei più piccoli dettagli. La nostra grande soddisfazione è stata constatare che tutto è andato come previsto”.
“L’operazione di oggi – ha aggiunto l’amministratore delegato di Rina Consulting, Roberto Carpaneto – è stata unica nel suo genere e rappresenta un vero successo per tutto il Paese”.