Elezioni regionali 20220: “Liguria da condividere”.
“L’Italia s’è destra, e sembra che la nostra società si sia rassegnata. Noi non vogliamo farlo, ed è nostra intenzione tornare a parlare di contenuti seri, essere propositivi e concreti, avanzando proposte credibili e realizzabili che partano dalle esigenze reali dei cittadini e dalla conoscenza diretta dei territori”.
Venerdì sera circa 400 persone hanno partecipato all’evento alla Sala Mercato del Teatro Modena di Genova Sampierdarena, dove è nato “Linea condivisa”, progetto politico promosso da numerosi consiglieri municipali di Genova e consiglieri comunali da ogni parte della nostra regione: “L’obiettivo è avviare un processo inclusivo improntato alle migliori esperienze civiche e associative”.
“Il titolo di questa iniziativa d’apertura ‘Liguria da condividere – abbiamo una regione a cui pensare’ – hanno spiegato i responsabili della nuova associazione politica – è far prendere coscienza del fatto che va avviata una seria riflessione sul nostro territorio. Questa riflessione deve essere nuova, collettiva e plurale, avendo bene in mente il concetto di cura. Cura di una terra ferita, ma anche di una comunità e di un tessuto produttivo che vivono anni di grandi incertezze”.
“La Liguria – ha aggiunto il capogruppo regionale di Rete a Sinistra Gianni Pastorino – è esattamente quella che abbiamo ascoltato durante l’evento al Modena. Un territorio dal potenziale enorme a cui bisogna ridare un senso di comunità, speranza e progettazione dopo anni di stagnazione non solo economica, ma anche sociale, culturale e di valori».
“Di fronte a una destra aggressiva che limita i diritti – hanno sottolineato i responsabili di Linea condivisa – è necessario un percorso aperto capace di liberare energie, di guardare alle giovani generazioni, di coinvolgere i cittadini chiamandoli in causa come parte attiva e non come pubblico passivo che si indigna solo su Facebook. Oggi noi ci rivolgiamo alle persone, ai cittadini e alle cittadine della Liguria: insieme, un’altra regione è possibile”.