Se la Sampdoria ha vinto a San Siro contro l’Inter una sola volta negli ultimi 21 anni un motivo ci deve pure essere. E anche in questo posticipo all’ora dell’aperitivo, il risultato non fa differenza: D’Ambrosio e Nainggolan fanno felici i nerazzurri, mentre la gioia per il gol di Gabbiadini (il secondo del suo campionato) va via in un baleno. Quel che non finisce nel tabellino è la prova gagliarda dei ragazzi di Marco Giampaolo, che di gettare la spugna proprio non ne hanno voglia. Se ci si chiedeva quale sarebbe stata la risposta emotiva dopo il Frosinone, non si può che rimanere soddisfatti dalla voglia di lottare della Samp.
Intensità. In difesa Tonelli torna a far coppia con Andersen a distanza di quasi un mese, Murru si riprende la fascia sinistra mentre è Defrel ad affiancare Quagliarella in attacco. L’Inter – orfana di Icardi – parte forte: al 4′ Audero vola su deviazione aerea di Perisic e si ripete due minuti più tardi murando Martinez lanciato a mille verso il vantaggio. Poi il Doria prende le misure e mette apprensione ai nerazzurri con azioni corali ad alta intensità. Politano (11′), Dalbert (29′) e Nainggolan (30′) non inquadrano la porta, Quagliarella centra invece la barriera su punizione e Tonelli spara alto (19′) negli unici veri tiri verso Handanovic.
Rischio. Già perché i blucerchiati giocano bene, guadagnano con facilità la trequarti avversaria ma difettano soltanto in fase di finalizzazione. E al 37′ corriamo un grosso rischio: Audero non trattiene un tiro di Perisic senza pretese, la palla gli passa sotto le gambe senza però varcare la linea bianca. Varca la linea ma a gioco fermo un destro in pieno recupero dell’ex Skriniar, gol viziato da una posizione irregolare di D’Ambrosio: giusto annullare. Al riposo si va sullo 0-0.
Sotto. La ripresa inizia con i ragazzi in avanti e con un’occasionissima per Defrel su cui Handanovic ci mette i guantoni. Così come Audero al 9′ al termine di un flipper nella nostra area. Quagliarella spaventa Handanovic con un colpo di testa su cross di Murru (22′), Politano risponde con un mancino a giro che sfiora l’incrocio (23′) prima di lasciare il posto a Candreva, in ritardo all’appuntamento con il tap-in in spaccata al 26′. Passa un niente e Audero vola a negare a Perisic l’1-0. Che si materializza però al minuto 28. Lo stesso Perisic guadagna il fondo e centra per la nostra bestia nera D’Ambrosio: impossibile sbagliare. Siamo sotto.
Rotta. Ma dura poco. Di voglia, di rabbia la Samp pareggia presto i conti. Gabbiadini, appena entrato per Saponara, sradica la sfera alla retroguardia nerazzurra e batte Handanovic in diagonale. La gioia, anche in questo caso, viene smorzata in un amen. Nainggolan raccoglie dal limite e fulmina Audero sul primo palo. Al 33′ dobbiamo di nuovo rincorrere. Giampaolo opera così un doppio cambio: fuori Bereszynski ed Ekdal, dentro Sala e Vieira. Ma non c’è più niente da fare. Perdiamo, a testa alta e senza meritarlo, ma perdiamo. Cambiare rotta si deve e si può, tra sette giorni con il Cagliari.
Internazionale 2
Sampdoria 1
Reti: s.t. 28′ D’Ambrosio, 30′ Gabbiadini, 33′ Nainggolan.
Internazionale (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar, Dalbert; Gagliardini (15′ s.t. J. Mario), Brozovic; Politano (23′ s.t. Candreva), Nainggolan (44′ s.t. Vecino), Perisic; Martinez.
A disposizione: Padelli, Ranocchia, Asamoah, B. Valero, Cédric, Miranda.
Allenatore: Spalletti.
Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Bereszynski (36′ s.t. Sala), Tonelli, Andersen, Murru; Praet, Ekdal (36′ s.t. Vieira), Linetty; Saponara (29′ s.t. Gabbiadini); Defrel, Quagliarella.
A disposizione: Rafael, Belec, Bahlouli, Colley, Sau, Tavares, Ferrari.
Allenatore: Giampaolo.
Arbitro: Doveri di Roma 1.
Assistenti: Carbone di Napoli e Del Giovane di Albano Laziale.
Quarto ufficiale: Aureliano di Bologna.
VAR: Calvarese di Teramo.
Assistente VAR: Vivenzi di Brescia.
Note: ammoniti al 17′ p.t. D’Ambrosio, al 27′ p.t. Linetty, al 31′ p.t. Skriniar per gioco scorretto, al 24′ p.t. Perisic per proteste; recupero 2′ p.t. e 5′ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.