La procura di Firenze aveva chiesto al gip la misura dell’arresto in carcere per Mariano Massone.
Lo ha riferito oggi l’agenza Ansa citando “fonti vicine al fascicolo giudiziario”.
Secondo quanto emerso, l’imprenditore di Campo Ligure al momento degli arresti era affidato in prova ai servizi sociali dopo una condanna per bancarotta.
Il gip di Firenze non ha accolto la richiesta del pm e ha deciso per gli arresti domiciliari. Ossia la stessa misura cautelare adottata per Tiziano Renzi e Laura Bovoli.
Mariano Massone nel novembre 2016 venne condannato in primo grado a due anni e due mesi insieme ad Antonello Gabelli (per lui un anno e otto mesi), per il crack della Chil post
I due imprenditori liguri nel 2010 subentrarono a Tiziano Renzi nella gestione dell’azienda che distribuiva pubblicità a Genova e in altre località della regione.
Tre anni più tardi, nel 2013, la Chil post venne dichiarata fallita. Il gip, su richiesta dei magistrati della procura di Genova, archiviò la posizione del padre dell’ex premier.