Ha provato tutte le strade, anche quella dei documenti falsi e della famiglia residente in Francia, ma è incappato nella fitta rete dei controlli che, soprattutto nella provincia ligure al confine con la Francia, da tempo sono estremamente capillari e stringenti su disposizione del questore Cesare Capocasa.
Un 23enne albanese irregolare e con la patente falsa nei giorni scorsi è stato “pizzicato” dagli agenti ed è stato rimpatriato.
Lo straniero alcuni giorni fa è stato controllato una prima volta alla guida di un veicolo con targa francese e avendo esibito il documento taroccato agli agenti è stato denunciato.
Dall’incrocio delle informazioni con la banda dati europea è inoltre emerso che aveva una richiesta di asilo scaduta, formalizzata in Francia.
Poi è stato nuovamente intercettato dai poliziotti a Ventimiglia mentre guidava una vettura con targa spagnola. Alla vista della pattuglia della Polizia ha tentato di fuggire ma è stato bloccato prima del confine.
Stavolta è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, guida senza patente. Inoltre è stato sottoposto a più approfonditi accertamenti.
Gli agenti dell’Ufficio Immigrazione hanno così scoperto che la documentazione a sostegno della richiesta di permesso di soggiorno e cioè la presenza di parte del suo nucleo familiare in Francia, era “priva di fondamento”.
Allo stesso modo, la nuova richiesta di permanenza in Italia non aveva i necessari presupposti per lo straniero non ha dimostrato sufficienti mezzi di sostentamento.
Pertanto, accertata l’irregolarità dell’albanese sul territorio nazionale, al termine della udienza di convalida dell’espulsione avvenuta ieri innanzi al Giudice di Pace di Imperia, il 23enne è stato condotto sino a Roma per essere rimpatriato con un volo in tarda serata a Tirana.