Stamane quattro italiani sono stati fermati con l’accusa di avere ucciso e poi murato in una cavità di una villa in provincia di Monza un 41enne albanese, scomparso da Genova nel gennaio 2013.
Il corpo di Lamaj Astrit, conosciuto dalle Forze dell’ordine per essere attivo sull’asse dello spaccio di droga tra il porto di Genova e Milano, era stato trovato il 15 gennaio 2019 in un alloggio del complesso di pregio “Villa degli Occhi” a Senago, durante dei lavori di ristrutturazione.
Identificato scheletro trovato murato in villa: albanese scomparso nel 2013 da Genova
I quattro sono stati individuati grazie a un’indagine dei carabinieri coordinati e fermati a Muggiò (Monza Brianza), Enna e Genova.
Le attività d’indagine dei carabinieri hanno consentito di ricostruire le presunte responsabilità dei quattro accusati di omicidio e occultamento di cadavere. Ossia chi è stato il mandante e chi sono stati gli esecutori materiali del delitto.
Secondo gli investigatori, l’albanese sarebbe stato ucciso a seguito di una ritorsione per un furto di gioielli, ma anche perché avrebbe interrotto una relazione sentimentale con una donna cara a uno degli indagati.
Si tratta di una 64enne, commerciante di preziosi, che è stata fermata dai carabinieri all’aeroporto di Genova con l’accusa di essere la mandante del delitto per vendetta.
Il proprietario dell’abitazione dentro cui sono stati trovati i resti della vittima è risultato del tutto estraneo ai fatti.