Per la procura di Genova le indagini sul tragico crollo del Ponte Morandi sono di “eccezionale complessità, sia per la mole di documenti sequestrati che per la molteplicità di questioni tecniche”.
Pertanto, ha chiesto la proroga dei termini di indagine, che sarebbero scaduti due giorni fa.
Lo ha riferito oggi l’agenzia Ansa.
Intanto, gli investigatori del Primo gruppo della Guardia di Finanza proseguono le notifiche degli avvisi di garanzia a 51 nuovi indagati (non solamente 30 come riferito ieri).
Crollo Ponte Morandi, 30 nuovi indagati: dirigenti e funzionari di Autostrade, Spea e Mit
Nel registro degli indagati risultano iscritti manager, dirigenti e tecnici che hanno avuto a che fare con il viadotto autostradale sul Polcevera a partire dal 1992, anno in cui venne rinforzata la pila 11.
Secondo l’accusa, infatti, già all’epoca erano “emerse criticità diffuse e nessuno fece nulla”.