“Un’altra verità è venuta a galla. Il sindaco Bagnasco ha fatto partire le diffide con almeno quattro mesi di ritardo e ora scarica la colpa sul raggruppamento Visond, che invece è composto da imprese serie, capaci e qualificate, che abbiamo la fortuna di avere sul nostro territorio e che hanno lavorato incessantemente fin da subito per rimuovere le imbarcazioni”.
Lo ha dichiarato oggi la candidata sindaca di Rapallo Isabella De Benedetti (M5S).
“È inconcepibile – ha aggiunto De Benedetti – che un sindaco non si assuma le proprie responsabilità e incapacità, ma che trovi ogni pretesto, nemmeno credibile, per scaricarle sugli altri”.
“Dopo aver tenuto – ha aggiunto il consigliere comunale Federico Solari (M5S) – un comportamento istituzionale a dir poco scorretto con il ministro delel Infrastrutture e Trasporti Danino Toninelli, dopo avere chiesto la nomina di un Commissario per l’emergenza (già nominato nella figura del governatorete Toti, per altro suo amico di Forza Italia), dopo avere portato all’attenzione del mondo una Rapallo ferita dalla mareggiata (facendo perdere ulteriormente quel poco di turismo stagionale che già era in drammatico calo), ora assistiamo all’ennesima brutta figura di un’amministrazione incompetente e superficiale.
Capace solo di specchiarsi e autocelebrarsi.
Speriamo che i cittadini di Rapallo se ne rendano conto una volta per tutte e che decidano di cambiare per il bene proprio e dei loro figli”.
“Lo avevamo detto – ha sottolineato il consigliere regionale Fabio Tosi (M5S) – oggi abbiamo la conferma. Sono stati persi più di due mesi e la situazione non è tornata alla normalità come questa amministrazione va invece sbandierando.
Il sindaco ha avuto anche dalla sua parte tutti gli astri, perché questo inverno è stato uno dei meno piovosi e si doveva sfruttare al meglio.
La raccomandata che ha inviato ai proprietari degli yacht doveva essere inviata al massimo entro il mese successivo alla mareggiata.
Dopo aver criticato anche le sacrosante lamentele degli albergatori, il sindaco Bagnasco ha pensato bene di infierire anche sulle ditte che stanno operando nel Golfo e nel porto, tutte d’indiscussa professionalità.
Se si volesse fare una richiesta di risarcimento danni, questa andrebbe presa in seria considerazione solo alla fine dell’attività giudiziaria che è in corso.
Quindi, un domani, si potrebbe chiedere risarcimento al porto.
In questo momento scontrarsi frontalmente con l’associazione di assicurazioni è assurdo e controproducente.
Il sindaco e l’amministrazione comunale di Rapallo non hanno capito che questo gruppo di imprese è una fortuna: se ogni singolo armatore avesse ragionato e agito con la propria testa, saremmo andati molto più lunghi, probabilmente in piena estate.
Da questi episodi, si evince tutta l’incapacità amministrativa dell’attuale Giunta e non si può accettare che la città di Rapallo sia trattata come un feudo”.