Si tratta di quattro giovani che cambiavano spesso identità
La polizia di Genova ha arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere 4 giovani donne minorenni di etnia rom al termine di una vasta attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Genova, finalizzata a far luce su una scia di furti in abitazione avvenuti prevalentemente ad agosto nel centro storico.
L’indagine della sezione antirapina della Squadra Mobile, che si è avvalsa delle investigazioni scientifiche e della ricostruzione virtuale delle scene del crimine effettuate tramite i filmati dei sistemi di videosorveglianza, ha consentito di individuare un nutrito gruppo composto da minorenni di età compresa tra i 14 ed i 17 anni che nell’estate scorsa, in poco più di due mesi, hanno svaligiato circa dodici abitazioni genovesi, depredando ogni genere di prezioso trovato all’interno delle case, in particolare orologi di pregio e monili.
Il gruppo ben collaudato ed organizzato, dopo aver effettuato un sopralluogo utile a pianificare i colpi, accedeva alle abitazioni bersagliate con particolare maestria adoperando tecniche varie.
I giovani spaziavano dalla classica forzatura della porta d’ingresso all’utilizzo di tecniche che consentivano di introdursi senza lasciare segni di effrazione; dopo ogni colpo facevano perdere le loro tracce dileguandosi nel nord e centro Italia.
Le successive attività di ricerca degli indagati, rese difficili dal fatto che i giovani cambiavano spesso identità, ha di recente dato i suoi frutti consentendo l’individuazione delle 4 arrestate in varie località.
L’individuazione di una di loro è avvenuta a Genova dove due giorni fa era giunta con il compagno ed una giovane parente; i tre sono stati localizzati in una abitazione vicina al Porto Antico dove avevano probabilmente posto le basi per la commissione di nuovi delitti, infatti al momento del controllo sono stati sorpresi con numerosi strumenti di effrazione.
L’uomo già noto alle Forze di Polizia e già in altra occasione controllato nel Tigullio è stato munito di foglio di via con divieto di ritorno a Genova.
Sono tuttora in corso le ricerche per l’individuazione degli altri componenti del gruppo.