Una proposta per Pasquetta: andate a vedere il museo di archeologia di Pegli e portateci i vostri figli.
Poco conosciuto, o forse sottovalutato, come i musei di casa nostra, il museo conserva e racconta centomila anni del passato ligure attraverso un ricco e scelto percorso espositivo.
In tre piani si alternano allestimenti risalenti al primo Novecento, con sale e supporti tecnologici recenti, mentre sono in viaggio altri importanti rinnovamenti.
Le vetrine ordinate e non sovraffollate, chiare nelle etichette, permettono di capire e di godere di questi reperti, molti dei quali affascinanti, in genere ben conservati e poco presenti anche nei migliori musei nazionali.
Le teche con antichi scheletri danno l’idea delle dimensioni e delle proporzioni dell’uomo di molte migliaia di anni fa: interessantissima quella del cosiddetto Principe, un cacciatore quindicenne vissuto sulla costa ligure ventitremila anni or sono. Intorno al giovinetto, di cui è stato ricostruito il volto, calchi del ricco corredo, mentre nella teca sono conservati il copricapo di conchiglie, un coltello in selce, un bracciale con ciondolo in avorio di mammut, quattro bastoni di comando ricavati da corna d’alce.
Alcuni oggetti contenuti nelle vetrine sono indimenticabili, come una splendida collana d’ambra di attualissimo gusto, pedine da gioco di pietre dure ritrovate in una tomba, una coppetta votiva che offre tre nocciole millenarie perfettamente conservate.
Altre meraviglie: in una piccola sala del pianterreno giace una mummia egizia bendata di un sacerdote, in perfetto stato, nonché il suo sarcofago dipinto con i geroglifici del libro dei morti.
In una sala, ora chiusa al pubblico, è però possibile vedere dall’ingresso lo scheletro di un gigantesco orso delle caverne risalente all’epoca glaciale.
E ora una curiosità: riporta una scritta della sezione romana che fin dal 200 avanti Cristo i genovesi erano considerati bugiardi e falsificatori dai marsigliesi, ahinoi…
L’ingresso del Museo è all’interno di Villa Pallavicini, vicinissimo alla stazione ferroviaria.
Orari d’ingresso: dalle 9 alle 19 feriale e dalle 10 alle 19 festivo, con chiusura il lunedi, ma con apertura eccezionale a Pasquetta.
Elisa Prato