Inedito finale. Sarà la Sis Roma, per la prima volta nella storia, ad affrontare le diciannove volte campionesse d’Italia dell’Ekipe Orizzonte domenica alle 15.30 (diretta Rai Sport + HD) per il trentacinquesimo scudetto della storia. Catania, già vincitrice della Coppa Len, gioca in casa, alla piscina Plaia, gremita da oltre 800 spettatori, e cerca il titolo della seconda stella che manca dal 2011. Per la Roma una finale tutta da scoprire dopo che la stagione si è già colorata di giallorosso con la Coppa Italia vinta lo scorso gennaio per 6-5 sul Rapallo. Il bilancio stagionale in regular season è in parità: ad Ostia fu 7-6 Ekipe Orizzonte, mentre a Nesima 6-4 Sis Roma. Sarà una finale speciale per le romane Tania Di Mario e Martina Miceli, rispettivamente presidente e allenatore dell’Ekipe Orizzonte.
PRIMA SEMIFINALE. L’Ekipe batte le quattro volte campionesse d’Italia della Plebiscito Padova per 8-6 con triplette di Marletta e Garibotti nel remake della finale dello scorso anno persa 10-9 ai rigori. L’Ekipe merita la finale scudetto piazzando un break di 3-0 per il 5-3, poi 6-4, e con l’allungo decisivo nel finale dopo il recupero sul 6-6 delle venete.
Ekipe Orizzonte-Plebiscito Padova 8-6
Ekipe Orizzonte: Gorlero, Ioannou, Garibotti 3, Bianconi 1, Aiello, Spampinato, Palmieri 1, Marletta 3, Van Der Sloot, Koolhaas, Riccioli, Santapaola, Condorelli. All. Miceli.
Plebiscito Padova: Teani, Barzon 1 (rig.), Savioli 1, Gottardo, Queirolo, Casson, Millo 1, Dario, Grab 3, Ranalli, Meggiato, Armit, Casson. All. Posterivo.
Arbitri: Peris (Cro) e Castagnola.
Note: parziali 0-1, 3-2, 2-0, 3-3. Uscite per limite di falli Aiello (E) a 2’50 e Savioli (P) a 7’02 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Ekipe Orizzonte 6/9, Plebiscito Padova 3/8 + un rigore. Ammonito il tecnico Posterivo (P) a 0’49 del quarto tempo. Spettatori 800 circa.
Commento. Padova fallisce la prima superiorità numerica dell’incontro, poi passa con Savioli dal perimetro dopo 2’20. La difesa dell’Ekipe salva anche il secondo uomo in meno, ma la squadra non finalizza la manovra offensiva, tra cui la prima superiorità numerica. In apertura di secondo parziale l’Ekipe non sfrutta la seconda opportunità in più, ma continua a spingere e, dopo un walzer di controfughe, trasforma due superiorità consecutive con Bianconi (2’48) e Garibotti (3’25). La Plebiscito replica immediatamente due volte con la statunitense Grab che sblocca la percentuale in superiorità per il 2-2 (3’39) e il sorpasso (5’17, 2/5). L’Ekipe resta incollata e pareggia a -16″ dal cambio campo con un’entrata di Marletta, assistita di spalle da Bianconi, per il 3-3 e primo gol in parità delle siciliane.
In apertura di terzo parziale Garibotti (1’21) e Marletta (2’50) spingono Catania sul +2 (5-3, 4/7), trasformando due superiorità numeriche dopo che una palomba di Savioli si era spenta sul palo interno a portiere battuto. Padova invece non ottimizza due occasioni in più (2/7), non trova appoggi al centro, resta ingabbiata dalla difesa dell’Ekipe che protegge il break di 3-0.
Dopo 11’32 torna in gol la Plebiscito, ancora con Grab che accorcia in superiorità (3/8), ma un minuto più tardi risponde Palmieri con una girata dal centro (6-4). Barzon tiene in scia Padova a 2’50 con un rigore che esclude dalla partita Aiello per limite di falli e a 4’53 pareggia Millo, servita in entrata da Queirolo. L’Ekipe reagisce subito e Marletta trasforma la quinta superiorità su otto per il 7-6 a 5’36. A 58 secondi dalla sirena Catania gioca la nona azione in più e sferra il colpo del ko con Garibotti: 8-6 a -34″. Lascia il trono la Plebiscito Padova, che la scorsa stagione aveva vinto il quarto scudetto consecutivo battendo in finale proprio l’Ekipe ai tiri di rigore.
SECONDA SEMIFINALE. Partita in bilico per tre tempi con le giallorosse per quindici minuti sotto nel punteggio (4-3). Poi nel quarto tempo l’allungo finale col break piazzato dalla canadese Fournier e dalla brasiliana naturalizzata Chiappini (doppietta) che su rigore mette il sigillo nella semfinale (7-5) che era la rivincita della finale di coppa Italia vinta dalle giallorosse.
SIS Roma-Rapallo 7-5
SIS Roma: Sparano, Tabani, Galardi, Tori, Motta, Tankeeva 2, Picozzi 1, Sinigaglia, Nardini, Di Claudio, Chiappini 2 (1 rig.), Fournier 2, Brandimarte. All. Capanna.
Rapallo: Lavi, Zanetta, Viacava, Avegno 1, Marcialis Gagliardi, Co’, D’amico, Emmolo, Zimmerman, Genee 2, Cocchiere 1, Risso. All. Antonucci.
Arbitri: Pascucci e Calabrò.
Note: parziali 2-2, 2-2, 1-1, 2-0. Ammonizione alla Sis Roma a 1’55” del secondo tempo. Ammoniti i tecnici Antonucci (Ra) a 2’46” del secondo tempo e Capanna (Ro) nell’intervallo tra il terzo e il quarto tempo. Uscita per limite di falli D’Amico (R) a 2’26 del terzo tempo. Superiorità numeriche: Sis Roma 5/10 + un rigore, Rapallo 1/4. Spettatori 500 circa.
Commento. Alla seconda superiorità numerica passa la Roma. Motta serve Tankeeva dopo un bel giro palla che fulmina Lavi. Tabani spreca sola soletta in controfuga e arriva immediato il pareggio di Avegno, brava ad insaccare in transizione (1-1). Non c’è respiro perchè Viacava commette fallo grave e stavolta è la canadese Fournier a metter dentro dal lato per il 2-1. Picozzi spreca il quarto extraman e dall’altra parte Marcialis in controfuga, ben assistita da Emmolo, punisce Sparano per il nuovo pareggio ligure che chiude il tempo (2-2).
Difese bloccate, ma Roma è più fallosa in attacco e concede la prima controfuga dopo un controfallo (simulazione alla squadra) che Genee trasforma aiutata dal rimbalzo sul palo che beffa Sparano (2-3). Pareggio immediato delle giallorosse, che sfruttano il quinto extraplayer con Picozzi servita al centro (3-3). Poi Rapallo prende le prime due superiorità (falli gravi di Chiappini e Fournier) e Genee dal centro mette dentro il tap-in del nuovo vantaggio (4-3). Marcialis commete fallo grave su Tankeeva e la russa pareggia a sua modo, girando dai due metri sul palo opposto il 4-4 che porta al cambio campo.
Chiappini la sblocca con una soluzione personale dal perimetro e le giallorosse rimettono la testa avanti dopo 15 minuti (5-4). La zona di Roma lascia libera Zimmerman che serve bene al centro Cocchiere: per il centroboa ligure è un gioco da ragazzi la sciarpata del nuovo pareggio (5-5). Scintille in acqua tra Galardi e Zimmerman che vengono espulse per reciproche scorrettezze. Poi Cocchiere trova ancora la girata, ma stavolta Sparano riesce a salvare.
Fournier sblocca il punteggio in apertura con un bel diagonale in extraman (5/9) e rimette davanti la prua giallorossa dopo 30″. Motta è pescata sul secondo fallo grave, ma Avegno spreca la quarta superiorità. Zimmerman commette fallo da rigore su Chiappini e l’italobrasiliana trasforma per il primo doppio vantaggio della Roma a 2’47. Sparano si supera due volte su Cocchiere così il tempo trascorre fino alla fine per la prima finale della storia giallorossa.
QUINTO POSTO ALLA KALLY MILANO
La Kally Milano, dopo aver fatto soffrire il Rapallo, si piazza al quinto posto battendo la RN Florentia per 8-6 con triplette di Apilongo e Kuzina. Ultima partita di Lucia Giannetti, 34enne di Bagno Ripoli e bandiera della squadra toscana.
Kally Milano-RN Florentia 8-6
Kally Milano: Imperatrice, Apilongo 3, Crudele, Gitto, A. Repetto, Fisco, Kuzina 3, Amoretti, Gragnolati, Vukovic 2, Murer, L. Repetto, Tamborrino. All. Binchi.
RN Florentia: Banchelli, Mandelli, Rorandelli 1, Cordovani, Mckelvey, Crevier 2, Sorbi, Francini, Giachi 1, Giannetti, Marioni, Cotti 2, Perego. All. Sellaroli.
Arbitri: Ferrari e Nicolosi.
Note: parziali 3-2, 2-0, 1-3, 2-1. Uscite per limite di falli McKelvey (F) a 4’26 e Francini (F) a 5’55 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Kally Milano 2/11, RN Florentia 4/9. Spettatori 200 circa.