Malgrado la lotta all’immigrazione clandestina non subisca battute d’arresto, l’illecita “attività” di uomini privi di scrupoli nei confronti di disperati alla ricerca di un sogno, seppur con maggior cautela, continua imperterrita.
L’obiettivo dei passeur resta sempre lo stesso: condurre in Francia un numero consistente di stranieri clandestini per singolo viaggio.
Ovviamente dietro lauti compensi, talvolta tutto ciò che quei poveretti possiedono.
Proprio il lucrare sulla disperazione altrui, spinge gli agenti del dirigente Martino Santacroce a mettere in campo ogni risorsa al fine di contrastare quanto più possibile un fenomeno.
Risalgono alla notte tra sabato e domenica gli arresti di due pakistani.
Una pattuglia, dopo svariate verifiche nelle zone di retrovalico, ha concentrato i controlli nei pressi della barriera autostradale. Il traffico sostenuto del sabato sera non ha impedito ai poliziotti di notare l’arrivo a velocità sostenuta, di una Fiat Multipla, il cui presunto carico si evidenziava dall’abbassamento della carrozzeria sulle ruote.
All’Alt della Polizia, il conducente, un pakistano di 23 anni, residente in provincia di Reggio Emilia e provvisto di validi documenti italiani quali carta di identità, permesso di soggiorno a tempo indeterminato e patente italiana, ha tentato dapprima di eludere il controllo, ma ha desistito alla vista di poliziotti palesemente pronti per un eventuale inseguimento.
Al suo fianco un altro pakistano di 28 anni, residente in provincia di Modena, proprietario del mezzo.
Nella parte posteriore, stipati ed impauriti, ben 6 cittadini stranieri di verosimile nazionalità pakistana, la cui età variava dai 21 ai 27 anni, visibilmente stanchi e sofferenti.
Condotti quindi in Ufficio e terminate le formalità di rito, i due “passeur” pakistani sono stati arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e successivamente condotti al Carcere di Sanremo.
Il dr. Santacroce dichiara: “Non posso che essere compiaciuto per l’eccellente lavoro che tutti i miei uomini fanno quotidianamente. L’impegno e l’attenzione restano sempre alti così come la professionalità e la dedizione di quanti operano ogni giorno al servizio della collettività. L’immigrazione clandestina è un fenomeno non facile da sradicare poiché troppo alti sono gli interessi allo stesso legati. Pur consapevole di ciò, la Polizia di Stato e nello specifico quella di Frontiera, continua incessante l’attività di prevenzione e repressione, conseguendo notevoli risultati di servizio”.