I violenti del corteo Antifa che ieri pomeriggio si sono scontrati in centro città a Genova con la polizia e i carabinieri che presidiavano il legittimo comizio dell’estrema destra “ha fatto soprattutto la felicità di Casapound, che voleva contestare. Non credo si possa, in nome di un presunto antifascismo, devastare una città”.
Lo ha dichiarato oggi il presidente della giunta regionale Giovanni Toti all’agenzia Dire.
“Casapound – ha aggiunto Toti – partito di cui non considero neppure una delle idee minimamente ricevibili e tollerabili nella mia cultura politica, per la Repubblica Italiana é in questo momento un partito legale, iscritto nelle liste elettorali.
Pertanto, le istituzioni hanno il dovere di proteggerne la possibilità di manifestare come fanno tutti gli altri.
Le patenti di legalità non le danno i partiti politici, i sindacati, i collettivi e neanche i singoli cittadini ma i magistrati.
Per questo si e’ combattuto in questa città e mi piacerebbe che tutti si attenessero a questo: che Casapound possa dire le sue cavolate in una piazza, mentre altri, in un’altra piazza, pacificamente contestano quelle cavolate”.