Classe smisurata, un piede destro fantastico e quella genialità che appartiene ai veri fuoriclasse. Torinese, classe 1981, Andrea Gasbarroni è stato senza dubbio uno dei calciatori di maggior talento ad aver indossato la divisa blucerchiata nella prima metà degli anni 2000. «Per me la Sampdoria ha rappresentato molto – racconta -, sono arrivato a Genova ventenne e qui mi sono affacciato per la prima volta al calcio che conta: quando mi dissero che da Varese mi sarei trasferito alla Samp quasi non ci credevo».
Gioia. La prima stagione in Serie B, culminata con la promozione, poi il ritorno in due occasioni nel gennaio 2005 e nell’estate del 2006 dal Palermo. «L’esordio con il Lecce fu straordinario, vincemmo 4-2 e realizzai due gol – prosegue Gasba -. I tifosi mi regalarono subito grande affetto e quello me lo porterò dietro per sempre. Il gol più importante? Quello in Coppa UEFA con il Vitória Setúbal. Rimpianti? Speravo che la mia avventura potesse proseguire più a lungo perché non sarei mai andato via, ma questa maglia mi resterà sempre addosso e parlare di questi colori mi dà gioia».