Era il 16 giugno 1915, in Italia imperversava la Grande Guerra. Il battaglione ‘Exilles’ del 3° Reggimento Alpini del Sottotenente Alberto Picco, era impegnato in battaglia contro il contingente ungherese della Honved posto a presidio delle Alpi Giulie che dominavano la conca dell’Isonzo tra Plezzo e Caporetto. Dopo aver sbaragliato, con un plotone di soli 4 esploratori, il contingente nemico composto da oltre 200 uomini, alle prime luci dell’alba, il Sottotenente Picco moriva eroicamente sulle pietre conquistate agli oltre 2200 metri dalla cima del Monte Nero.
Grazie a questa eroica azione, che gli costò la vita a soli 21 anni, Alberto Picco venne insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare “motu proprio” del Re Vittorio Emanuele III di Savoia, dopo che, in soli venti giorni di guerra, aveva già ricevuto due Medaglie di Bronzo.
Nell’anniversario di quel tragico giorno, tutto il popolo bianco vuole ricordare il suo capitano, il suo eroe e una storia che non può essere dimenticata.